Recovery Plan: l’Italia incassa i primi 25 miliardi. A cosa serviranno?

Violetta Silvestri

13/08/2021

Giornata importante per l’Italia e il Recovery Plan: i primi 25 miliardi di euro sono stati inviati da Bruxelles. Il nostro Paese, quindi, incassa il 13% del totale delle risorse: a cosa servirà?

Recovery Plan: l’Italia incassa i primi 25 miliardi. A cosa serviranno?

L’Italia ha ricevuto i primi 25 miliardi di euro per finanziare il Recovery Plan.

L’esborso, annunciato dalla Commissione Europea, rientra nel 13% di anticipo sulla somma totale richiesta e segue l’approvazione a Bruxelles del piano di riforme e investimenti presentato dal Governo Draghi.

L’attesa per questa prima e importante tranche di finanziamenti era frenetica, considerando che il nostro Paese beneficerà di più fondi di tutti gli altri.

A cosa serviranno i primi 25 miliardi di euro inviati dall’UE?

Italia: arrivati i 25 miliardi di euro per il Recovery Plan

La notizia è stata riportata dal canale social della stessa Commissione Europea:

“Un’Europa forte ha bisogno di un’Italia forte. La nostra prima erogazione di fondi NextGenerationEU in Italia avvia una duratura ripresa nel Paese. Questi fondi e il piano dell’Italia, Italia Domani, modernizzeranno il Paese e creeranno nuove opportunità.”

Nello specifico, come previsto dall’iter comunitario per l’esborso delle risorse, il nostro Paese ha ricevuto 24,9 miliardi di euro.

Questi comprendono 8,957 miliardi di euro a fondo perduto equivalenti al 13% dei 68,9 miliardi euro di sovvenzioni richieste e 15,937 miliardi di euro di prestiti, pari al 13% di 122,6 miliardi di euro.

Secondo le indicazioni di Bruxelles, circa il 15,7 miliardi di questa prima tranche dovranno essere impiegati entro il 2021. L’Italia utilizzerà una buona parte di tali risorse di anticipo per progetti già in corso, sostituendo esborsi nazionali.

Come verranno utilizzati i primi miliardi europei?

Probabilmente, una parte dei 25 miliardi di euro arrivati dall’UE verranno subito spesi per compensare risorse già sborsate dallo Stato e per progetti anche iniziati precedentemente.

L’anticipo può ripagare spese affrontate dall’Italia nel 2020 per un valore di circa 1,6 miliardi di euro.

E il resto delle risorse? L’Italia avvierà i nuovi progetti inseriti nel Recovery Plan.

Digitalizzazione, rivoluzione verde, infrastrutture e trasporti saranno certamente tra i capitoli più urgenti. Transizione 4.0 per le imprese, Superbonus 110%, alta velocità e collegamenti ferroviari potrebbero trovare subito risorse dai 25 miliardi di euro sborsati.

Il Mef, comunque, dovrà emettere un decreto per la distribuzione delle risorse alle amministrazioni, e uno per la rendicontazione.

L’Europa controllerà l’avanzamento dei progetti finanziati.

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