Non c’è alcun legame tra il ricalcolo del Reddito di Cittadinanza e la nomina di Mario Draghi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Smentiamo la fake news dell’ultima ora.
La notizia del giorno per il Reddito di Cittadinanza è quella per cui a causa dell’arrivo di Mario Draghi al Governo è in programma un cambio d’importo per il sostegno percepito da 1,2 milioni di famiglie (dato aggiornato a gennaio 2021).
Esistono gli estremi per poterla bollare come fake news: anche se è vero che a febbraio ci sarà il ricalcolo del Reddito di Cittadinanza, non c’è alcun legame con l’insediamento del nuovo Governo. Il cambio d’importo, infatti, ci sarebbe stato indipendentemente da chi fosse stato il Presidente del Consiglio, in quanto è la normativa a prevederlo.
Tuttavia, probabilmente per attrarre un maggior numero di lettori, non mancano gli articoli che parlano di un cambio di importo del Reddito di Cittadinanza facendo credere che la colpa sia del Governo Draghi, dimenticando che non c’è alcun nesso di causalità. Con il risultato che si genera maggior confusione in un periodo in cui già ce n’è abbastanza.
Il Reddito di Cittadinanza non cambia importo a causa di Mario Draghi
Non c’è alcun legame tra l’insediamento di Mario Draghi a Palazzo Chigi e il prossimo ricalcolo dell’importo del Reddito di Cittadinanza. È importante sottolinearlo.
Ci sono fonti d’informazione che in queste ore hanno “giocato” sul fatto che si presume Mario Draghi possa essere contrario a misure assistenzialistiche come il Reddito di Cittadinanza (voce che tra l’altro abbiamo già avuto modo di smentire), pubblicando degli articoli in cui si lascia presumere ad un provvedimento del nuovo Governo volto a tagliare gli importi del RdC.
In realtà non è assolutamente così: Mario Draghi, al massimo, ha avuto la “sfortuna” di essere nominato Presidente del Consiglio pochi giorni prima il ricalcolo del Reddito di Cittadinanza, in programma contestualmente al pagamento di febbraio.
Dire che la modifica degli importi è causata da Mario Draghi è una fake news e se lo facciamo notare è perché speriamo che tutti coloro che hanno scelto di seguire questo filone possano rettificare la notizia. Esiste, infatti, un dovere di corretta informazione a cui tutti dovrebbero sottostare.
Perché allora il Reddito di Cittadinanza cambia d’importo?
Del cambio importo del Reddito di Cittadinanza ve ne parliamo da settimane. Ogni anno - quindi non solo adesso che c’è Mario Draghi al Governo - l’INPS ne adegua gli importi tenendo conto della situazione economica aggiornata al 1° gennaio.
Per questo motivo entro il 31 gennaio 2021 è stato necessario rinnovare la DSU così da avere un ISEE aggiornato al 2021. A tal proposito, in base alla variazione del reddito l’INPS effettuerà un ricalcolo del Reddito di Cittadinanza a partire dal mese di febbraio: l’importo - se non dovessero intervenire ulteriori variazioni - sarà lo stesso per tutto il 2021.
D’altronde, il Reddito di Cittadinanza altro non è che un’integrazione al reddito ed è per questo che ogni variazione dello stesso andrà comunicata tempestivamente all’INPS.
Il ricalcolo c’è stato anche nel 2020 e ci sarà anche nel 2022 e negli anni a venire: è previsto dalla legge e non c’è la mano di Mario Draghi il quale non dovrebbe modificare il sostegno se non per la parte riguardante la politica attiva.
E va detto anche che con il ricalcolo non è automatico un taglio dell’assegno. Riceveranno un importo più basso rispetto a quello percepito nel 2020, infatti, solamente coloro che hanno un ISEE 2021 “migliore” rispetto a quello dello scorso anno. Viceversa, ossia in caso di peggioramento, l’importo del Reddito di Cittadinanza sarà più alto.
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