La nuova scadenza dello stato di emergenza rilancia le possibilità di una proroga del REM? Ecco come stanno davvero le cose.
Torna a far parlare di sé il reddito di emergenza, la misura introdotta dal Decreto Rilancio al fine di riconoscere un sostegno a quelle famiglie che per qualche ragione non hanno avuto accesso al reddito di cittadinanza. Una misura che fonda su basi solide: il reddito di emergenza, infatti, è stato riconosciuto per far fronte alle chiusure decise nel primo periodo dell’emergenza Covid, quando molte persone hanno dovuto interrompere la loro attività lavorativa.
L’ultima mensilità di reddito di emergenza riconosciuta è stata quella di settembre 2021, pagata nel mese di novembre dall’INPS, quindi non sembrano esserci motivi per sperare in una proroga.
Eppure se ne parla, specialmente alla luce dell’ultima decisione del Governo di prorogare lo stato di emergenza fino a marzo 2021. Questo provvedimento pone le basi per una proroga del reddito di emergenza? Facciamo chiarezza.
Proroga reddito di emergenza: perché se ne continua a parlare
Già il nome scelto per la misura - reddito di emergenza - fa capire il legame che c’è con lo stato di emergenza dichiarato dal Governo. Ed è per questo che, alla luce della proroga di quest’ultimo - esteso fino al 31 marzo 2021 - chi ha percepito il REM negli scorsi mesi spera che ci possano essere delle ulteriori mensilità riconosciute.
Una richiesta legittima, ma va ricordato che il Governo Draghi ne aveva già interrotto i pagamenti nonostante il perdurare dello stato di emergenza, non finanziando la misura per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. D’altronde, è vero che lo stato di emergenza persiste, ma è anche vero che nella maggior parte dei settori le attività stanno ormai riprendendo, con un boom di assunzioni atteso per inizio 2022.
Proroga reddito di emergenza: cosa c’è di vero
Al momento di vero c’è solamente la speranza di una proroga del reddito di emergenza da parte degli ex percettori. Di concreto, invece, non c’è nulla.
Nel testo della Legge di Bilancio 2022 non c’è spazio, né risorse, per una proroga del reddito di emergenza. È vero che quando il testo della manovra è stato approvato dal Consiglio dei Ministri non si parlava ancora di proroga dello stato di emergenza, ma va detto che anche adesso non sembra esserci stato un cambio d’intenzioni.
Nel pacchetto di emendamenti, con il quale ad esempio viene definita la riforma del Fisco, non viene fatto riferimento alla proroga del reddito di emergenza e difficilmente c’è tempo sufficiente per cambiare le carte in tavola visto che la manovra dovrà essere approvata entro fine anno.
Proroga reddito di emergenza nel 2022: poche speranze
Non vogliamo, quindi, dare false speranze a chi spera in una proroga del reddito di emergenza. Anche perché nella Legge di Bilancio 2022 già sono state stanziate risorse extra per il reddito di cittadinanza e difficilmente la maggioranza troverebbe un accordo anche per una proroga del cosiddetto REM che da sola costerebbe più di 700 milioni di euro.
Ovvio che tutto dipenderà da come evolverà la pandemia: semmai dovessero esserci nuove chiusure, con il ritorno delle zone arancioni e rosse in Italia, ecco che il Governo potrebbe nuovamente prevedere dei ristori, come pure riprendere lo strumento del reddito di emergenza. Ma allo stato attuale una proroga del REM è difficile da immaginare.
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