In caso di elezioni anticipate potrebbe nascere un terzo polo moderato e riformatore: oltre a Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda, ci potrebbe essere anche +Europa in una “federazione del buonsenso” .
Matteo Renzi è ormai sempre più una sorta di corpo estraneo all’interno della maggioranza di governo, con le ultime uscite dell’ex premier sulla riforma della prescrizione che sono l’emblema della distanza di Italia Viva dall’asse PD-M5S.
Quando il prossimo 27 gennaio, il giorno dopo le elezioni in Emilia Romagna e Calabria, alla Camera si voterà un emendamento di Forza Italia per cancellare lo stop alla prescrizione dopo il primo grado di giudizio, con i renziani che hanno già annunciato il loro sostegno alla proposta del centrodestra.
Proprio la questione Giustizia potrebbe essere di conseguenza la pistola di Sarajevo per aprire una crisi di governo, visto che senza i voti di Italia Viva i giallorossi a Montecitorio rischiano di andare sotto specie se verrà votato qualche emendamento con il voto segreto.
Con la legge elettorale che si appresta a cambiare con la soglia di sbarramento destinata a salire al 5%, visti anche gli ultimi sondaggi la voce che circola è quella di una “federazione del buonsenso” che possa mettere insieme Matteo Renzi, Carlo Calenda e +Europa.
Renzi con Calenda e +Europa?
Nonostante Matteo Renzi continui a ribadire che l’obiettivo di Italia Viva rimane quello della doppia cifra, i sondaggi a riguardo sono piuttosto impietosi con il nuovo partito dell’ex premier che non riesce a ingranare.
Se poi si dovesse votare dopo l’entrata in vigore del taglio dei parlamentari e con una legge elettorale proporzionale con soglia di sbarramento al 5%, come prevede il testo proposto da M5S e PD, i parlamentari renziani si potrebbero contare sul palmo di una mano.
Per evitare questo ci sono soltanto due strade davanti a Renzi: o andare a votare subito con l’attuale sistema elettorale e senza il taglio dei parlamentari, oppure creare una sorta di coalizione centrista e moderata insieme ad altre forze politiche per aumentare la propria forza.
Un primo assaggio di questa sorta di federazione ci potrebbe essere alle regionali in Puglia di questa primavera, con Italia Viva che non sosterrà Michele Emiliano annunciando in tandem con Azione un proprio candidato.
Intervistato dal Messaggero, Carlo Calenda ha spiegato che questa alleanza dall’ambito locale può trasferirsi anche a quello nazionale una volta che Italia Viva non sarà più al governo insieme ai giallorossi.
Un fronte riformista che potrebbe inglobare anche +Europa, creando una sorta di terzo polo tanto che Calenda parla di una “road map per arrivare a un soggetto unico con +Europa e dialogare, sulla base della concretezza, con Italia Viva e con gli altri soggetti dell’area liberale”.
Un terzo polo questo che potrebbe attirare simpatie anche della parte più moderata di Forza Italia, vedi i parlamentari fedeli a Mara Carfagna, con la doppia cifra alle urne che a quel punto potrebbe essere veramente alla portata.
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