Riforma del processo civile: addio al tribunale per i minorenni e al rito ordinario in primo grado. Cosa cambia? Vediamo quali sono le proposte contenute nel testo della Riforma.
Con la Riforma del processo civile si prevede l’abolizione del tribunale per minorenni e del rito ordinario in primo grado, almeno per le cause di minore complessità.
L’obiettivo della Riforma del processo civile è quello di snellire le procedure, infatti l’abolizione del tribunale dei minorenni è legata all’introduzione della sezione persona e famiglia nel tribunale ordinario e l’eliminazione del rito ordinario in primo grado alla sua sostituzione con il procedimento sommario di cognizione.
L’obiettivo della Riforma del processo civile è secondo Donatelli Ferranti, il presidente della Commissione Giustizia quello di “razionalizzare, semplificare e accelerare i tempi del processo per una giustizia civile più efficiente e tempestiva nel rispetto della garanzia del contraddittorio”.
Il testo della Riforma prevede numerosi cambiamenti al processo civile, ma poniamo l’accento su due punti molto importanti: tribunali per minorenni e rito ordinario in primo grado.
Riforma processo civile: abolizione tribunale per minorenni
In base a quanto riferito dal presidente delle Commissione Giustizia non si tratta di una vera e propria abolizione del tribunale per i minorenni, ma di un riordino delle competenze che vengono redistribuite tra le diverse autorità.
Tutto ciò che riguarda le questioni relative ai minori non sarà più di competenza del tribunale per i minorenni che verrà soppresso, ma del tribunale ordinario presso il quale verranno istituite le sezioni specializzate per la persona e la famiglia.
Quindi, non si può parlare di mera abolizione, ma più che altro di accorpamento e redistribuzione della competenza tra le diverse autorità: ad esempio le questioni relative alle adozioni od ai minori richiedenti asilo o penali saranno di competenza delle sezioni dei tribunali più grandi, mentre ciò che attiene ai divorzi ed alle separazioni resta a carico dei tribunali provinciali ed a livello distrettuale, ci saranno sempre magistrati e procuratori che si occuperanno quasi esclusivamente di diritto di famiglia.
Riforma processo civile: addio rito ordinario in primo grado
Anche in questo caso non si può dire che ci sarà un’abolizione definitiva del rito ordinario in primo grado, ma di una sua sostituzione, in alcuni casi specifici, con il procedimento sommario di cognizione.
La Riforma del processo civile, infatti, introduce l’obbligatorietà del procedimento sommario di cognizione in primo grado per tutte le cause di minore complessità e valore in termini economici.
Quindi, solo in questi casi il procedimento sommario di cognizione è reso obbligatorio, mentre le questioni più complesse e rilevanti saranno sempre giudicate dal tribunale in composizione collegiale secondo il rito ordinario.
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