L’Agenzia delle Entrate mette in guardia i contribuenti circa il pericolo di truffe online e di furto di dati, attraverso una mail relativa ai rimborsi IRPEF e IVA 2015.
Come già avvenuto negli scorsi anni, il fronte, sempre molto caldo, dei rimborsi IRPEF e dei rimborsi IVA 2015, sembra essere ulteriormente agitato dal pericolo di truffe online e di furti di dati, attraverso l’invio di mail fasulle.
Come ha spiegato l’Agenzia delle Entrate in un recente comunicato stampa, diramato lo scorso 13 Agosto, «l’esca» dei rimborsi IRPEF e dei rimborsi IVA 2015 sarebbe utilizzata, in alcune email inviate ai contribuenti italiani, per mettere in atto la pratica informatica (chiaramente illegale) del phishing, attraverso la quale si rubano agli utenti dei dati personali, utilizzando mail che offrono un servizio, richiedendo, appunto, in cambio, di inserire tali dati personali in un form.
Cerchiamo di capire più nel dettaglio di cosa si tratta, quali sono le comunicazioni relative ai rimborsi IRPEF e IVA 2015 da tenere sotto controllo nella propria casella mail e quali sono le azioni corrette da mettere in atto per ottenere i rimborsi senza diventare vittime delle trappole del web.
Email con comunicazioni false sui Rimborsi IRPEF e IVA: come riconoscerle
Nel comunicato dell’Agenzia delle Entrate vengono indicati i tratti distintivi delle email con comunicazioni false, relative ai rimborsi IRPEF e IVA, che alcuni cittadini hanno già ricevuto. Innanzi tutto, tali email sono riconoscibili da:
- Mittente = apparentemente le email risultano provenire dall’indirizzo “Agenzia delle Entrate”;
- Oggetto = l’oggetto delle email-truffa è: “Rimborso fiscale per 2014-2015”;
- Come negli anni scorsi, inoltre, tali email possono trarre in inganno perché contengono il logo dell’Agenzia delle Entrate;
Veniamo però, all’elemento a cui occorre fare più attenzione: le email truffa contengono anche un link denominato “Accedi al tuo rimborso fiscale” che consente di raggiungere una pagina web dove viene richiesto di inserire alcune informazioni personali, tra cui i dati della carta di credito. E’ proprio in questa pagina che si realizza l’attività di phishing: se, infatti, il contribuente inserisce i suoi dati, compresi quelli della carta di credito, quest’ultima potrà essere clonata e il contribuente potrebbe ritrovarsi a dover fronteggiare un furto di denaro dal proprio conto corrente.
Proprio per questo l’Agenzia delle Entrate, dopo aver dichiarato la totale estraneità a questi messaggi, ha chiarito anche che tali mail costituiscono lo strumento per realizzare una truffa informatica che ha lo scopo ultimo di ottenere i dati personali dei contribuenti, mettendo in atto un tentativo di phishing.
La dimostrazione ultima che tali email costituiscano un tentativo di truffa, risiede nel fatto che l’Agenzia delle Entrate non richiede mai informazioni sulle carte di credito e non invia comunicazioni via e-mail relative ai rimborsi IRPEF e ai rimborsi IVA.
Come ottenere informazioni sui rimborsi fiscali
E’ opportuno, infine, ricordare che per ottenere informazioni sui rimborsi fiscali e sulle modalità e i tempi con i quali i rimborsi stessi saranno effettivamente erogati è opportuno utilizzare il sito internet ( www.agenziaentrate.gov.it ) dell’Agenzia delle Entrate e utilizzare il seguente percorso:
Home > Cosa devi fare > Richiedere > Rimborsi
In tal modo è possibile consultare le corrette modalità per ricevere un rimborso fiscale e capire quali sono i dati da fornire all’Agenzia delle Entrate.
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