Riscatto laurea agevolato o ordinario: quale scelta migliore economicamente?

Lorenzo Rubini

12 Aprile 2021 - 14:54

Non sempre è facile valutare se convenga maggiormente un riscatto tradizionale della laurea o convenga optare per uno agevolato.

Riscatto laurea agevolato o ordinario: quale scelta migliore economicamente?

Riscatto laurea tradizionale oppure agevolato? Cosa cambia ai fini previdenziali e come capire quale conviene di più anche a fronte della cifra dell’onere da sostenere?

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“Gentile redazione,
vi scrivo perché non riesco a capire se nel mio caso convenga procedere al riscatto agevolato oppure ordinario della laurea.
Ho frequentato un corso quadriennale all’università dall’anno accademico 1985-86 all’a.a. 1988-89.
Ho svolto il servizio civile per 20 mesi tra il 1986 e il 1987, per cui ho già presentato la domanda di accredito del servizio di leva.
Ho iniziato a lavorare presso enti locali con continuità dal 1990, ricadendo pertanto fino al 1995 all’interno del sistema retributivo.
Il mio attuale stipendio lordo (calcolabile ai fini contributivi) si attesta sui 34mila euro annui.
Devo valutare quale sia la modalità di riscatto della laurea più confacente al mio caso.
Da un calcolo sommario, presumo di dover pagare:
a- circa 11.220,00 € annui (33% dello stipendio lordo) per il riscatto ordinario, per un totale di 25.245,00€ per 28 mesi di riscatto ordinario;
b- circa 5.240,00€ annui per il riscatto agevolato, per un totale di 12.227,00€ per 28 mesi di riscatto agevolato.
Quel che non riesco a valutare è quanto inciderà la scelta del tipo di riscatto sull’ammontare dell’assegno mensile da percepire nelle due forme (dato che con il riscatto agevolato si finisce totalmente nel sistema contributivo).
Non trovo da nessuna parte la possibilità di effettuare questa simulazione.
In pratica dovrei decidere al buio.
Vi ringrazio per l’attenzione e attendo una eventuale cortese risposta al mio quesito.”.

Riscatto laurea agevolato o tradizionale?

I fattori da prendere in considerazione al momento della richiesta del riscatto laurea sono diversi e proprio per questo motivo non sempre è facile capire l’eventuale convenienza di una scelta rispetto all’altra.

Io posso elencarle solo alcuni elementi, la valutazione finale, poi, dovrà in ogni caso farla lei. Il riscatto della laurea agevolato prevede che, se gli anni di studio da riscattare si collochino precedentemente al 1996, debba essere richiesto per il calcolo della pensione il calcolo interamente contributivo tramite l’opzione al contributivo.

Questo, ovviamente comporta che tutti gli anni di contributi versati prima del 1996, che ricadono nel sistema retributivo, vengano considerati nel calcolo contributivo con una effettiva perdita sull’importo dell’assegno previdenziale.

La quota retributiva, infatti, prevede il calcolo della pensione spettante sugli ultimi anni di retribuzione del lavoratore: nel caso, quindi, la retribuzione percepita al momento del pensionamento è maggiore di quella percepita negli anni di versamento dei contributi, il calcolo della pensione sarebbe più favorevole.

Di fatto, quindi, con il riscatto agevolato della laurea, nel suo caso, è pur vero che avrebbe un risparmio corposo sull’onere ma di contro, molto probabilmente, avrebbe una penalizzazione, per tutta la vita, sul calcolo dell’assegno previdenziale dovendo incorporare nel sistema contributivo circa 10 anni di contributi (compresi quelli del riscatto) che si troverebbero nel sistema retributivo.

Io non so farle una stima precisa della differenza poiché è determinata da molti fattori di cui non sono a conoscenza ma potrebbe farsi aiutare da un patronato o da un professionista abilitato che potrebbe farle la simulazione, ad oggi, della pensione spettante con calcolo retributivo e contributivo tenendo conto anche dell’eventuale riscatto laurea.

«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»

Argomenti

Iscriviti a Money.it