Rischio attacchi informatici russi: le banche si preparano

Giorgia Bonamoneta

18 Febbraio 2022 - 23:13

Le banche si preparano e testano le proprie difese informatiche. Sale infatti il rischio di attacchi informatici a opera russa, come parte integrante della strategia della tensione.

Rischio attacchi informatici russi: le banche si preparano

L’invasione dell’Ucraina appare uno scenario remoto per diversi commentatori, anche statunitensi, perché alla Russia non conviene invadere per diversi motivi; al contrario il rischio di attacco informatico è molto più concreto. Nei giorni scorsi uno di questi attacchi informatici ha bloccato il sito del Ministero della Difesa e le banche ucraine per ore.

Il rischio di attacchi informatici, di natura russa, preoccupa tutta l’Europa e diversi Paesi hanno già messo in guardia le proprie banche. L’ultima è stata la Banca centrale lituana che, condividendo la linea elettrica con la Russia (come anche Estonia e Lettonia), ha avvertito del possibile rischio di attacco.

Non è un metodo nuovo. La guerra cambia dinamiche e uno degli strumenti più comuni in questo momento storico è il blocco di internet e le interruzioni di corrente. Da qui l’avvertimento di fare attenzione e di prepararsi ai possibili attacchi informatici russi.

Rischio attacchi hacker: le banche sono preoccupate

L’ultimo avvertimento arriva dalla Lituania, ma già diverse autorità europee avevano avvertito nelle scorse settimane del rischio di attacco informatico. La Banca centrale europea (Bce) ha, proprio per prepararsi, alzato l’allerta e sono partiti i test per verificare le capacità di resistenza all’invasione cibernetica.

L’ennesimo invito a prestare maggiore attenzione è arrivato dal National cyber ​​security center (Ncsc) del Regno Unito, che ha avvertito sull’aumento di possibili attacchi ransomware. L’allerta arriva dopo un 2021 con numerosi tentativi provenienti proprio dalla Russia.

In Italia ha mettere tutti in allerta è stata l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, che ha riferito: “I rischi cibernetici ai quali sono esposte le imprese italiane che intrattengono rapporti con operatori situati in territorio ucraino”.

Rischio attacchi hacker: quali potrebbero essere i metodi utilizzati

Di attacchi informatici ne abbiamo avuto prova anche in Italia lo scorso anno, con il sito della Regione Lazio bloccato per mesi. L’attacco informatico alla Regione Lazio ha bloccato prenotazioni per visite, vaccini e praticamente ogni sezione, da bandi di concorso ai tirocini. Sappiamo quindi cosa aspettarci.

Secondo la Banca centrale lituana gli attacchi informatici potrebbero essere di tipo denial of service distribuito (Ddos), ovvero il sovraccarico della rete attraverso un elevato volume di traffico dati.

Rischio attacchi informatici a banche e Ministeri: siamo preparati?

Bisogna quindi domandarsi se siamo pronti ad affrontare simili attacchi. In un futuro non remoto, ma anzi decisamente prossimo, le guerre si combatteranno in questo modo. Se non lo scontro, sicuramente inizio e conclusione potrebbero dipendere da azioni di terrorismo informatico.

Ma niente panico. Sandra Joyce, responsabile dell’intelligence globale presso l’azienda di sicurezza informatica Mandiant ha chiarito alcuni dubbi. “Dovremmo preparaci - ha detto - ma non farci prendere dal panico, perché l’obiettivo sono anche le nostre percezioni”.

A questo proposito Joyce ha fatto notare che molti Paesi occidentali e non sono ben protetti da attacchi informatici sullo stampo di quelli russi. Siamo quindi in grado di gestire l’attacco, secondo l’esperta, ma alcuni eventi recenti ci hanno fatto pensare diversamente.

Rischio o meno per l’Italia, tutta Europa si sta mobilitando per incrementare le proprie difese informatiche o per saggiarle, metterle alla prova e scovare punti deboli. Il rischio è concreto e per la presidente della Commissione europea Ursula von der Leye è una priorità, tanto da mettere questo genere di attacco informatico nelle nuove linee guida di Bruxelles in materia di difesa europea.

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