Per Coldiretti sono stati 1 milione gli italiani che, nella prima sera dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto, hanno deciso di andare a cena al ristorante nonostante il coprifuoco che è scattato alle 22.
La voglia degli italiani di tornare a cenare nei ristoranti è stata più forte del coprifuoco, rimasto in vigore alle 22 anche nel nuovo decreto nonostante il pressing della Lega, con tanto di raccolta firme, per almeno uno slittamento alle 23.
Anche per non dare l’idea di un liberi tutti, Draghi è stato però inflessibile con il Viminale che poi ha dovuto specificare, dopo l’avventata uscita del ministro Gelmini, che non è prevista una deroga per chi è al ristorante: alle ore 22 tutti devono essere a casa, eccezion fatta per chi ha motivazioni di lavoro o di estrema necessità.
Sei mesi dopo lo stop alle aperture serali, nelle Regioni gialle nonostante l’orario ridotto secondo Coldiretti sono stati 1 milione gli italiani che hanno deciso di cenare fuori, con i ristoranti che in molti casi hanno fatto registrare sold out anche perché è stato possibile effettuare il servizio soltanto nei tavolini all’aperto.
Sempre secondo Coldiretti, circa la metà dei ristoranti è rimasto aperto effettuando a cena il servizio all’aperto. Una autentica boccata d’ossigeno per il settore, uno dei più colpiti dalla pandemia tanto da essere sceso di recente anche in piazza per chiedere delle riaperture immediate.
Al momento quasi tutta l’Italia si trova in zona gialla, eccezion fatta per cinque Regioni in arancione (Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta) e una in rosso (Sardegna).
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