Risultati Sondaggio: è giusto chiudere le scuole

Alessandro Cipolla

2 Novembre 2020 - 11:56

I riusltati del sondaggio di Money.it: alla luce dell’attuale situazione sanitaria in Italia legata all’emergenza coronavirus, per il 40% dei rispondenti è giusto chiudere tutte le scuole, materne e nidi comprese.

Risultati Sondaggio: è giusto chiudere le scuole

In Italia sarebbe giusto chiudere tutte le scuole. Questo è il risultato del sondaggio di Money.it, realizzato alla luce delle scontate novità in materia istruzione che saranno inserite nel nuovo DPCM, il terzo in due settimane, reso necessario visto l’andamento della curva epidemiologica nel nostro Paese.

Sondaggio: è giusto chiudere le scuole?

Come si può vedere dal sondaggio, che ricordiamo non ha valore scientifico ma soltanto indicativo in quanto non è realizzato a campione, in totale il 54% dei rispondenti si è detto favorevole a una chiusura delle scuole.

Per il 40% andrebberochiuse anche materne e nidi, mentre per il 36% dei partecipanti al sondaggio la scuola non dovrebbe essere toccata con un ulteriore 9% che è critico in quanto non ci sarebbe una emergenza da giustificare tali misure.

L’Italia negli ultimi giorni è sprofondata di nuovo nell’incubo coronavirus e si ricomincia con il valzer di indiscrezioni su possibili nuove chiusure. Dopo l’ultimo DPCM, il governo adesso è pronto a una ulteriore stretta.

Non mancano però i passi in avanti di diverse Regioni. Dopo la Campania, fino al 24 novembre le scuole rimarranno chiuse anche in Puglia eccezion fatta per materne e nidi. Per elementari, medie e superiori ci sarà invece la didattica a distanza.

Abbiamo dovuto prendere una decisione difficile, quella di sospendere la didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado - ha spiegato il governatore Michele Emiliano - Sono almeno 286 le scuole pugliesi toccate da casi Covid”.

Una scelta che ha provocato la dura reazione del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina: “La stessa Regione ha ammesso che il problema in realtà non è la diffusione del virus all’interno delle scuole ma l’organizzazione del lavoro della Sanità regionale. Si riaprano al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future, per gli studenti e per le famiglie”.

Un sondaggio sulla chiusura delle scuole

Quando questa estate il governo ha deciso di stoppare il ballo nelle discoteche, il motivo di fondo era che si doveva dare un freno alla movida per salvaguardare l’inizio dell’anno scolastico.

Alla fine a settembre, tra mille difficoltà e le immancabili polemiche, le scuole sono tornate a svolgere a pieno la didattica in presenza come non accadeva da inizio marzo. Con l’arrivo della seconda ondata, prima la Campania e poi la Puglia hanno però subito richiuso lasciando aperte solo materne e nidi.

Michele Emiliano ha spiegato che in Puglia, nonostante la scuola sia iniziata il 24 settembre e quindi più tardi rispetto al resto del Paese, i dati dicono che “sono almeno 417 gli studenti risultati positivi e 151 i casi positivi tra docenti e personale scolastico”.

Per Lucia Azzolina però 417 positivi, a fronte di una popolazione studentesca di 562.000 ragazzi, non sarebbe un numero di contagiati così elevato tale da rendere necessaria l’esclusiva didattica a distanza per elementari, medie e superiori.

Pensare di risolvere il problema chiudendo le scuole è una mera illusione - ha poi continuato il ministro - Perché i ragazzi escono, anzi usciranno di più e rischieranno di contagiarsi”.

Nonostante l’irritazione della Azzolina e i tanti sforzi organizzativi ed economici per far ripartire il settore scolastico, il governo comunque non ha impugnato i provvedimenti di Campania e Puglia.

Se i numeri dei contagi a scuola sono in generale bassi, in molti fanno notare però come in questa seconda ondata del coronavirus siano proprio i più giovani a essere maggiormente colpiti: se lo stesso andamento dovesse raggiungere anche le fasce più anziane, in Italia ci sarebbe un nuovo picco del numero dei morti.

I risultati di questo sondaggio fanno capire come, alla luce della situazione sanitaria in Italia, possa essere una mossa giusta quella di chiudere tutte le scuole.

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