L’S&P 500 ha concluso la nona sessione consecutiva in ribasso alla vigilia delle elezioni USA 2016. È la più lunga sequenza di perdite mai registrata dal 1980. Le previsioni.
S&P 500: le previsioni - Nella sessione di venerdì l’indice S&P 500 ha chiuso in ribasso per la nona volta consecutiva. Quali le previsioni nella settimana delle elezioni USA 2016?
L’S&P 500 ha segnato la più lunga sequenza di perdite mai registrata dal 1980 anche se il declino non ha avuto più di tanta attenzione in quanto non è stato brusco ma graduale. Nella sessione di venerdì, a soli 5 giorni dalle elezioni USA 2016, l’indice S&P 500 ha perso lo 0,17%, mentre negli ultimi 9 giorni ha perso più del 3%.
L’ultima volta che l’S&P 500 ha registrato una così lunga sequenza di perdite è stato a dicembre 1980 quando l’indice ha virato in ribasso del 9,4% nel corso di 9 sessioni consecutive, secondo quanto affermato da Howard Silverblatt, analista senior di S&P Dow Jones Indices.
Mentre secondo alcuni analisti, tra cui Ralph Acampora, l’S&P 500 raggiungerà nuovi massimi storici entro la fine dell’anno, molti altri stanno sottolineando l’influenza delle elezioni USA 2016 sull’andamento dell’indice che sta monitorando con attenzione la corsa presidenziale. Secondo Citigroup l’S&P 500 perderà fino al 5% in caso di vitoria di Trump, mentre molti altri studiosi si dicono convinti che un crollo di Wall Street si verificherà in ogni caso.
A prescindere dal risultato delle elezioni USA 2016, molti analistihanno previsto che l’S&P 500 toccherà nuovi massimi. Tali previsioni sull’indice S&P 500 si pongono in contrasto con le ultime analisi, nettamente più negative. Da un paio di mesi i prezzi dell’indice si trovano in una fase di accumulo laterale e l’S&P 500 non sembra pronto a dare segnali di ripresa verso nuovi massimi.
L’analisi di Acampora, direttore di ricerca dell’Altaira Capital Partner, considerato il padrino delle analisi tecniche, ha ribaltato le visioni catastrofiste circolate nell’ultimo periodo e si è dimostrata piuttosto ottimista sul futuro dell’S&P 500 e di Wall Street.
L’indice S&P 500 potrebbe raggiungere nuovi massimi storici, il tutto entro la fine dell’anno in corso. Vediamo allora quali sono le previsioni dell’analista sul futuro andamento dell’indice S&P 500 a due giorni dalle elezioni USA 2016.
S&P 500: le previsioni per la fine dell’anno
L’analista si è detto stufo del nervosismo di Wall Street ed ha affermato che a prescindere dalle elezioni USA 2016, dalla Fed e dai guadagni, l’S&P 500 toccherà presto nuovi massimi.
“Sono frustrato come lo sono tutti negli ultimi mesi. Tuttavia credo che ci stiamo dirigendo verso nuovi massimi attorno a quota 2.200”,
ha affermato Acampora. Un incremento del genere rappresenterebbe un rialzo del 3% dell’S&P 500 rispetto ai valori attuali.
S&P 500, previsioni: ecco come raggiungerà nuovi massimi
Al fine di raggiungere questo breakout, l’indice dovrebbe muoversi sopra quota 2.170. Ma arrivarci potrebbe risultare piuttosto difficile a causa di alcuni ostacoli fondamentali. Il primo passo per il raggiungimento di nuovi massimi da parte dell’S&P 500 è quello di stabilire una base di partenza, cosa che è già accaduta secondo l’analista.
Acampora ha fatto riferimento al ribasso registrato dal mercato ad ottobre, quando l’S&P 500 si è assestato a quota 2.114,72, base e punto di partenza importante prima della fine dell’anno, secondo l’analista.
“Una volta che l’incertezza sarà tolta di mezzo, tutti tireranno un profondo sospiro di sollievo”,
ha affermato Acampora, il quale è convinto che superata l’incertezza delle elezioni gli investitori si lasceranno alle spalle i timori e il mercato azionario decollerà, sostenuto da forti guadagni.
S&P 500, previsioni: quanto incidono le trimestrali
Fino ad ora numerose compagnie quotate sull’S&P 500 hanno riportato i loro risultati trimestrali. La maggior parte di queste relazioni finanziarie ha battuto tutte le attese degli analisti secondo Thomson Reuters. Si pensi solo alle formidabili trimestrali di Twitter, Tesla ed Apple.
In media i guadagni sono stati più alti rispetto alle attese. Secondo la società, se le cose proseguiranno al ritmo attuale gli utili per azione cresceranno dell’1,7% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno.
“In un mondo di negatività vorrei soffermarmi sul positivo, perché ce n’è molto là fuori”,
ha concluso Acampora. Per l’S&P 500 c’è davvero da aspettarsi il raggiungimento di nuovi massimi entro la fine dell’anno a prescindere dalle elezioni USA 2016?
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