Salvini: “Abbiamo 30 proposte impacchettate”. Ma finora nessuno le ha viste

Fioccano le interviste nel day after del voto al Senato sulle mozioni di sfiducia nei confronti del ministro Alfonso Bonafede. Se su La Repubblica Matteo Renzi ci tiene a far sapere di non essere interessato alle poltrone dopo aver salvato il governo, sulle colonne del Corriere della Sera Matteo Salvini torna a parlare delle proposte della Lega per affrontare l’emergenza coronavirus.

“Conte chiede il contributo dell’opposizione? Il nostro c’è, abbiamo 30 proposte già impacchettate. Il problema è se lui si permetterà di disobbedire a chi comanda in questo governo e in questo Paese, la Cgil”.

Una sorta di risposta indiretta a Giuseppe Conte che, intervistato anche lui dal Foglio, ha teso una mano verso l’opposizione proponendo un patto di fiducia su tre punti per far ripartire il Paese in questo momento così difficile.

Per Matteo Salvini la Lega avrebbe già pronte le proprie proposte per affrontare al meglio questa crisi sanitaria ed economica dovuta al coronavirus, peccato che da settimane aspettiamo invani di conoscerle nel dettaglio visto che il piano Ricostruzione, annunciato entro il 1 maggio, ancora non è stato svelato.

“Entro il 1 maggio - aveva dichiarato il 28 aprile il segretario del Carroccio in una diretta Facebook - arriverà una proposta unitaria di tutti i governatori della Lega e del centrodestra e di tutti i sindaci della Lega, un Piano di ricostruzione nazionale”.

Un papello che secondo quanto dichiarato da Salvini avrebbe contenuto “tempi costi e numeri”, frutto di un serrato lavoro di documentazione da parte dei leghisti, che però ancora deve essere reso noto.

Adesso Matteo Salvini ha parlato di “30 proposte già impacchettate”, che però probabilmente sono ancora ben riposte nello stesso cassetto di via Bellerio dove giace il piano Ricostruzione al momento ancora sconosciuto.