Matteo Salvini annuncia un giro di vite sui negozi di cannabis light “li chiuderò uno a uno”, minacciando il Movimento 5 Stelle che sul tema della droga potrebbe anche cadere il governo.
La miglior difesa è l’attacco. In una campagna elettorale vissuta quasi prevalentemente su uno scontro tutto interno alla maggioranza gialloverde, Matteo Salvini ha come grande obiettivo il distogliere l’opinione pubblica dalle dimissioni decretate dal CdM nei riguardi di Armando Siri, l’ex sottosegretario della Lega indagato a Roma per corruzione.
Con la proposta dell’obbligo dei grembiulini a scuola per i bambini che non ha avuto un grande risvolto mediatico, l’argomento sempre tristemente attuale della droga sembrerebbe essere invece più adatto per gli scopi del ministro dell’Interno.
“Sulla droga sarei pronto a mandare a casa il governo - ha affermato Salvini ospite della trasmissione Otto e Mezzo - Io con i 5 Stelle su questo sì che ci litigo, perché qualcuno vorrebbe che lo Stato diventasse spacciatore”.
Il leader del carroccio ha puntato quindi il dito contro i negozi di cannabis light “li chiuderò uno a uno”. “Siamo tutti contro la droga” ha replicato Luigi Di Maio, però “basta minacciare il governo”.
Salvini minaccia la crisi di governo per la cannabis light
Che i rapporti tra Movimento 5 Stelle e Lega non fossero dei migliori è cosa nota ormai da tempo. Adesso però il sentore è che entrambi i partiti stiano cercando soltanto il perfetto casus belli per aprire una crisi di governo.
Naturalmente ogni discorso è sempre rimandato a dopo le elezioni europee del 26 maggio, quando tutte le forze politiche potranno vedere qual è il loro reale peso dopo un anno in cui ci si è affidati soltanto ai sondaggi.
In molti sono pronti a scommettere che sarà il tema della Flat Tax oppure quello dell’Autonomia a portare allo scontro finale tra Lega e 5 Stelle. Matteo Salvini adesso ha minacciato però la tenuta del governo sul tema della droga, dichiarando la sua volontà di chiudere tutti i negozi di cannabis light.
“Non bisogna dare informazioni sbagliate, perché nei canapa shop non si vende droga – è stata la risposta di Giulia Grillo, ministro pentastellato della Salute – Se per caso come ministro dell’Interno è in possesso di informazioni che io non ho, e questo è pure possibile, chiaramente allora bisogna fare altro ordine di considerazioni”.
Luigi Di Maio invece è indispettito per la nuova minaccia di mandare a casa questa maggioranza: “Siamo tutti contro la droga, ma basta minacciare il governo. Basta. Gli italiani non ne possono più”.
Insomma i litigi tra Lega e Movimento 5 Stelle sembrerebbero continuare, ma per la resa dei conti definitiva si dovrà aspettare il 27 maggio quando sarà noto il risultato delle imminenti elezioni europee.
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