Matteo Salvini viene descritto come furioso dopo l’approvazione dell’ultimo decreto anti-Covid: per cercare di recuperare terreno nei sondaggi, non potendo prendersela con Mario Draghi la mission ora sarebbe quella di attaccare il ministro Roberto Speranza.
Da quando è nato il nuovo Governo, Matteo Salvini appare essere come in gabbia, schiacciato dai sondaggi che vedono la Lega in calo tutto a vantaggio di Giorgia Meloni e dai “doveri” di lealtà verso un esecutivo dove il Carroccio ha fatto di tutto per poterne fare parte.
Del resto era già stato messo in conto che le cadreghe avrebbero avuto un prezzo in termini di consenso elettorale, ma i sondaggi sembrerebbero essere peggiori del previsto con Fratelli d’Italia che avrebbe già messo la freccia per un clamoroso sorpasso.
Così le cronache riferiscono di un Salvini adirato quando, nel mezzo del Consiglio dei Ministri, ha capito che non c’erano grossi spiragli per delle possibili riaperture nel nuovo decreto che entrerà in vigore dal 7 aprile.
Sconsigliato nel criticare Mario Draghi, il leader della Lega così avrebbe scelto di focalizzare i suoi attacchi tutti nei confronti del ministro alla Salute: “Se la curva cala dobbiamo tornare alla vita, non c’è rosso o Speranza che tenga”.
Salvini: i sondaggi sono brutti, ma Draghi non si può toccare
Fatto fuori Domenico Arcuri e gran parte del vecchio Cts, nella perenne ricerca di un “nemico” verso cui indirizzare i continui attacchi della sua campagna elettorale permanente, Matteo Salvini ora avrebbe messo nel mirino Roberto Speranza.
Del resto chi meglio del leader del partito più a sinistra della variopinta maggioranza di Governo? Anche il giochetto di parole con la zona rossa sembrerebbe essere perfetto per lo scopo.
“Conto che il Consiglio dei Ministri prenda atto di quello che la scienza dice, a meno che ci sia qualcuno che per ideologia vede solo rosso” aveva detto l’ex ministro poco prima di apprendere che, invece, il nuovo decreto fosse di impianto estremamente rigorista.
Si racconta così di un Matteo Salvini che era pronto anche ad attaccare Mario Draghi, ma l’ala governista della Lega probabilmente lo ha persuaso così nelle uscite successive nel mirino è rimasto sempre e solo il ministro alla Salute.
“ Dopo Pasqua dobbiamo tornare a vivere, non c’è Speranza che tenga ” ha così tuonato Salvini a Diritto e Rovescio su Rete 4, ma dopo aver a lungo parlato di riaperture questa volta il numero uno del Carroccio difficilmente potrà cavarsela addossando tutte le responsabilità al ministro “rosso”.
Con i sondaggi che iniziano a farsi preoccupanti e con all’orizzonte le delicate elezioni amministrative in autunno, è facile pensare che la strategia della tensione di Salvini non possa che aumentare: se Draghi al momento è ancora “intoccabile”, si dovranno presto individuare nuovi bersagli mentre a Meloni, popcorn in mano, non resta che assistere allo spettacolo nella comoda bambagia dell’opposizione per poi passare all’incasso appena si torneranno ad aprire le urne.
© RIPRODUZIONE RISERVATA