Festival di Sanremo 2022: dopo la prima serata ci sono già i nomi dei favoriti per i premi della critica. Ecco chi è Giovanni Truppi. Quali sono i brani più noti e cosa pensa la critica.
Il Festival di Sanremo 2022 è appena iniziato, ma ci sono già dei favoriti. In questo caso parliamo dei premi della critica. Giovanni Truppi, cantautore e artista indipendente, si è già fatto notare per aver vinto due premi e deve ancora salire sul palco dell’Ariston.
Lo vedremo per la prima volta questa sera, 2 febbraio, accompagnato sul palco di Sanremo dall’orchestra diretta da Stefano Nanni. Il brano che porterà, descritto come “componimento raffinato e originale”, sarà Tuo padre, mia madre, Lucia.
Ma chi è Giovanni Truppi? Scopriamo insieme l’artista, i suoi brani più famosi e il testo della canzone che porterà in scena questa sera all’Ariston.
Abbiamo un favorito? Chi è Giovanni Truppi e perché piace alla critica
Si sta già parlando di un favorito per i premi della critica e il Festival di Sanremo è solo all’inizio. A sbottonarsi gli stessi rappresentanti del MEI, che hanno premiato Giovanni Truppi poco prima dell’inizio di Sanremo con un premio che aveva già vinto in passato (nel 2019), ovvero il Premio PIMI come miglior artista indipendente.
Il MEI, il meeting delle etichette indipendenti, ha nuovamente scelto Truppi come miglior artista indipendente, capace di rappresentare il mondo indie a Sanremo mantenendo “la propria integrità artistica” e “senza compromessi con il mainstream commerciale”.
Un altro premio conferma i pronostici, il Premio Lunezia. La motivazione, anche in questo caso, sottoscrive la capacità di Truppi di essere un artista indipendente anche al Festival di Sanremo. Il brano Tuo padre, mia madre, Lucia è un “componimento raffinato e originale, dotato di peculiarità proprie che lo differenziano dalle ordinarie narrazioni di storie d’amore - perché sa - raccontare un’Italia solo apparentemente minore e perfettamente contemporanea”.
Chi è Giovanni Truppi: storia, discografia e brani più famosi
Giovanni Truppi non è un novellino della musica. Nasce il 21 febbraio 1981, a Napoli e della cultura della propria Regione e città è molto consapevole. Truppi definisce la sua musica una “musica italiana”, leggera e tipica.
Giovanni Truppi inizia a fare musica giovane e dopo la sua prima esperienza con il gruppo Le Baccanti, verso i 23 anni, si trasferisce a Roma per studiare canto e jazz. Diventa insegnante di canto per 10 anni e debutta come cantautore nel 2010 con il brano C’è un me dentro di me. Truppi è un cantautore da una decina di anni, dice, con 5 dischi e un EP alle spalle.
Discografia di Giovanni Truppi:
- C’è un me dentro di me (2010)
- Il mondo è come te lo metti in testa (2013)
- Giovanni Truppi (2015)
- Solopiano (2017)
- Poesia e civiltà (2019)
- l’EP “5” con la collaborazione di grandi nomi: Niccolò Fabi, La Rappresentante di Lista, Brunori Sas e Calcutta.
Per l’uscita di “5” Fandango pubblica un libro a fumetti che accompagna l’EP e i brani che lo compongono.
Le sue canzoni più note sono:
- Come una cacca secca
- Il mondo è come te lo metti in testa
- Ti voglio bene Sabino
- 19 Gennaio
- Conoscersi in una situazione di difficoltà
Giovanni Truppi racconta “Tuo padre, mia madre, Lucia”: testo e significato
Il brano che parteciperà a Sanremo si intitola “Tuo padre, mia madre, Lucia” ed è stato scritto in collaborazione con il leader de I Cani, Niccolò Contessa e Pacifico (Gino De Crescenzo). Il brano racconta una storia d’amore e i suoi ostacoli (rappresentati grazie ai toni freddi e tempestosi dell’inverno). Truppi scrive: “Scegliere una persona vuol dire, nel momento in cui la scelta si fa, prenderla tutta e a prescindere da tutto, perché si sta immaginando il futuro insieme a lei”.
Il testo della canzone “Tuo padre, mia madre, Lucia”:
Quando ti ho incontrata per la prima volta
Ad una cena di sconosciuti in un bar di Torino
Senza pensarci, d’istinto, ti ho guardato la mano
Per vedere se fossi sposata.
Brillano le teste e scintillano le stelle
Corrono corrono corrono, gli occhi si chiudono gli attimi cadono
Dimmi se sei triste, dove andiamo, che ci faccio qui
. ..O siamo sempre stati qui?
E quando le cose tra di noi non vanno lisce e sono malinconico o preoccupato
Ripenso a quel momento e mi fido di lui.
E anche se a volte litighiamo solo per la paura di metterci a letto lo so che per quello che vogliamo fare noi, un per cento è amore e tutto il resto è stringere i denti.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
E adesso che conosco anche la tua amarezza
E il buio senza parole in cui sei nuda di rabbia Io ti volevo dire che la mia anima ti vuole
Ed il mio cuore pure E che le mie fantasie si scaldano al pensiero del tuo fiato.
Brillano le teste e scintillano le stelle
Toccami la faccia e non farmi fare niente
Stringimi più forte e fammi dire un’altra volta sì.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
Amore mio, per vivere facciamo mille cose stupide
Lo sai, per sopravvivere, semplifichiamo il più possibile.
Ma cosa c’è di semplice?
Amore mio
Che ridere.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
Sto camminando verso di te
Ti vedo all’incrocio, mi fermo a guardarti
E aspetto l’attimo in cui
Ti girerai e mi sorriderai vedendomi arrivare.
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