Sardegna, il Cts aveva detto no alla apertura delle discoteche ad agosto

Alessandro Cipolla

11/11/2020

Per La Repubblica in una mail del 6 agosto il Cts della Sardegna aveva dato parere negativo alla apertura delle discoteche, ma l’11 agosto il presidente Christian Solinas ha dato ugualmente il via libera alla movida nonostante i rischi legati alla diffusione del coronavirus.

Sardegna, il Cts aveva detto no alla apertura delle discoteche ad agosto

Correva lo scorso 11 agosto quando, al termine di un infuocato consiglio regionale, il presidente Christian Solinas firmava l’ordinanza n.38 che andava a prorogare fino al 31 agosto la possibilità per gli operatori del settore dell’intrattenimento di continuare ad andare avanti.

Una apertura che però avrà vita breve, visto che il governo il 16 agosto ha deciso poi di mettere un freno alla movida, decretando lo stop in tutta Italia al ballo nelle discoteche visto l’aumento dei focolai di coronavirus.

Sono bastati però questi pochi giorni di apertura a far schizzare i contagi in Sardegna, tanto da rendere necessario realizzare dei corner dove venivano effettuati tamponi ai turisti che tornavano dalle vacanze nell isola.

Solinas aveva motivato il suo via libera alla riapertura delle discoteche citando il parere positivo del Cts della Sardegna in data 11 agosto, ma La Repubblica adesso dopo l’inchiesta della trasmissione Report parla di una mail, del 6 agosto, dove gli esperti sconsigliavano fortemente una apertura.

Ordinanza N.38 Regione Sardegna
L’ordinanza con cui la Sardegna l’11 agosto ha aperto le discoteche

Sardegna: l’ordinanza di Solinas e il parere del Cts

Al momento, non è stato reso noto il contenuto del parere del Cts dell’11 agosto citato da Christian Solinas, con anche la trasmissione Report che non è riuscita a visionare l’allegato nonostante la richiesta fatta a diversi consiglieri della maggioranza di centrodestra.

La Repubblica però parla di un parere del Cts, datato 6 agosto e inviato via mail dagli scienziati all’assessore della Sanità Mario Nieddu e al direttore generale della Sanità Marcello Tidore, dove si sconsigliava fortemente la apertura delle discoteche in Sardegna.

Stiamo assistendo all’apertura di attività - si leggerebbe sempre nella mail di un Cts preoccupato anche per le foto pubblicate sui social - dove addirittura l’assembramento viene ostentato come elemento di richiamo pubblicitario”.

Report nella sua inchiesta si è chiesto a questo punto se il parere del Cts dell’11 agosto sia mai esistito, oppure se veramente gli esperti avevano dato il loro personale disco verde alla apertura delle discoteche.

Di certo alcuni consiglieri di maggioranza hanno parlato di pressioni ricevute per dare il via libera alla movida, per consentire così agli operatori di lavorare durante il periodo di Ferragosto.

Chi proverà a fare luce su questa vicenda è adesso la Procura di Cagliari, con i magistrati che vogliono capire se la Regione ha aperto le discoteche ben consapevole dei rischi sanitari legati al Covid che questa decisione poteva comportare.

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