Cosa fare se si possiede uno o più libretti al portatore, da estinguere entro il 31 dicembre? La guida per evitare le sanzioni a pochi giorni dalla scadenza
Cosa fare con i libretti al portatore in scadenza il 31 dicembre 2018? Una domanda lecita che, a pochi giorni dalla fine dell’anno, si sono posti in molti.
Lo scorso 22 novembre il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato l’obbligo di estinzione dei citati libretti al portatore (ossia non nominativi), sia postali che bancari. Una mossa che ha avuto il chiaro scopo di contrastare ancora un volta le pratiche di riciclaggio.
La previsione di salate sanzioni ha portato molti italiani a chiedersi cosa fare se si è in possesso di un libretto al portatore. A far luce sui passi da compiere ci ha pensato proprio il MEF.
Libretti al portatore in scadenza: cosa fare? La guida
La prima cosa da fare sarà quella di recarsi presso la propria banca o presso il proprio ufficio postale prima del 31 dicembre 2018. Lì il portatore potrà scegliere fra le seguenti alternative:
- la liquidazione in contanti del saldo del libretto;
- il trasferimento dell’importo complessivo del saldo su un conto corrente o su uno strumento di risparmio nominativo;
- la conversione del libretto al portatore in un libretto nominativo.
“Banche e Poste italiane S.p.A. provvederanno a dare la massima informazione e diffusione alle disposizioni in materia di estinzione dei libretti al portatore, rammentando alla clientela l’importanza di prestare la massima attenzione al rispetto dei termini fissati dalla legge,”
si legge nel comunicato ufficiale del Ministero.
Cosa fare dopo la scadenza del 31 dicembre? Una volta scaduto il termine ultimo di estinzione dei libretti al portatore questi ultimi non saranno più utilizzabili. La banca o l’ufficio postale dovranno comunicare al MEF il ritardo del portatore al quale sarà applicata una sanzione amministrativa compresa tra i 250 e i 500 euro.
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