Scoperto un nuovo pianeta simile a Giove: lo studio su Nature

Martino Grassi

14/10/2021

Un gruppo di scienziati ha scoperto un nuovo pianeta nella Via Lattea molto simile a Giove che potrebbe fornire delle informazioni su come sarà il Sistema solare tra miliardi di anni.

Scoperto un nuovo pianeta simile a Giove: lo studio su Nature

Gli scienziati hanno scoperto un nuovo pianeta molto simile a Giove che potrebbe fornire delle informazioni molto preziose sul destino del Sistema solare. Si tratta di un gigante gassoso che dista dalla Terra circa 6.500 anni luce e orbita intorno a una Nana Bianca della Via Lattea.

La scoperta è stata fatta da un team di astronomi dell’Università della Tasmania di Hobart, in Australia che ha pubblicato i risultati della sua osservazione sulla celebre rivista scientifica Nature, ma vediamo tutto quello che sappiamo su questo “gemello” di Giove.

Scoperto un nuovo pianeta simile a Giove

Un gruppo di scienziati australiani, guidati dal ricercatore Joshua Blackman, hanno scoperto un nuovo pianeta simile a Giove che potrebbe fornire delle informazioni su quale sarà il destino del Sistema solare tra miliardi di anni, quando il Sole sarà diventato una Nana Bianca e la Terra sarà scomparsa. Gli scienziati hanno infatti precisato che “è la prova che i pianeti attorno alle nane bianche possono sopravvivere alle fasi giganti della loro stella”.

Il rilevamento è stato fatto grazie a un effetto noto come microlensing, o “microlente gravitazionale”: quando una stella vicina alla Terra si allinea con una stella più lontana, la gravità di quella in primo piano funge da lente, potenziando la luce di quella più lontana, tuttavia “se c’è un pianeta in orbita attorno alla stella più vicina, ecco che la forma della lente risulterà continuamente alterata dalla gravità del pianeta, man mano che questo orbita attorno alla sua stella” e dunque anche la luce della stella più lontana apparirà deformata, precisano gli esperti dell’Istituto nazionale di astrofisica (INAF).

Queste osservazioni sono state rese possibili grazie ai telescopi dell’Osservatorio Keck di Maunakea, alla Hawaii, inoltre, ha aggiunto l’astronomo del CNRS francese e coautore dello studio Jean-Philippe Beaulieu “siamo stati anche in grado di escludere la possibilità che fosse una stella di neutroni, o un buco nero. Ciò significa che il pianeta è in orbita a una stella morta, una nana bianca”.

Le caratteristiche del pianeta

Il pianeta, che è stato chiamato MOA-2010-Blg-477Lb, non è il primo gigante gassoso che è stato osservato nelle vicinanze di una Nana Bianca, ma è il primo ad essere così simile a Giove. Entrambi i due pianeti distano dalla stella attorno a cui orbitano circa 3 unità astronomiche, e anche la loro massa è molto simile.

Gli scienziati sono abbastanza certi che la Nana Bianca possa rappresentare una stella analoga al Sole quando tra circa 5 o 6 miliardi di anni si sarà espanda in una Gigante Rosse per poi procedere verso la sua morte. Da questa scoperta gli scienziati hanno dedotto che Giove potrebbe dunque sopravvivere, mentre tutti gli altri pianeti più vicini al Sole, Terra inclusa, saranno destinati a bruciare:

“La nostra scoperta conferma che i pianeti che orbitano a una distanza sufficientemente grande possono continuare a esistere anche dopo la morte della loro stella. Dato che questo sistema è un analogo del Sistema solare, la sua esistenza suggerisce che Giove e Saturno potrebbero sopravvivere alla fase di gigante rossa del Sole, quando esaurito il combustibile nucleare si autodistruggerà”.

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