Scuola: si andrà in aula anche a luglio? Azzolina risponde

Teresa Maddonni

03/07/2020

Scuola: la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina risponde alla domanda sulla possibilità di andare in aula anche a luglio in futuro, durante la trasmissione In Onda di La 7. È scontro con Fioramonti sui fondi.

Scuola: si andrà in aula anche a luglio? Azzolina risponde

Scuola: si andrà in aula anche a luglio? A rispondere alla domanda sulla possibile ipotesi per il futuro è la ministra Lucia Azzolina ospite nella serata del 2 luglio nella trasmissione di La7 In Onda condotta da Luca Telese e David Parenzo.

La ministra Azzolina ha fatto il punto sul rientro a settembre, il 14 come concordato, sul come si tornerà in aula e sui fondi stanziati e necessari per la scuola e ha confermato le visite negli istituti delle varie regioni per tutta l’estate.

Proprio sui fondi stanziati per la scuola la ministra Azzolina ha risposto tirando in balloLorenzo Fioramonti, suo predecessore che si è dimesso lo scorso dicembre per i 3 miliardi non pervenuti in Legge di Bilancio.

Vediamo cosa ha detto Azzolina sulla possibilità di andare in aula anche a luglio e altre questioni sulla scuola.

Scuola: non si andrà in aula a luglio. Risponde Azzolina

La scuola è importante e al centro del dibattito politico, ma non si andrà in aula a luglio dal prossimo anno per Azzolina o almeno non alle condizioni attuali.

David Parenzo le chiede perché l’Italia è l’unico Paese in cui si fanno tre mesi di vacanze estive laddove per la maggior parte dei genitori luglio è mese di lavoro il che complica la gestione dei figli. Azzolina risponde:

“L’italia è il Paese con più giorni di anno scolastico, li abbiamo distribuiti in modo più compatto, altri Paesi ne fanno meno, ma li hanno distribuiti di più nel tempo. Poi vorrei dire una cosa, chi fa gli esami di Stato finisce a luglio, i giorni di ferie per il personale docente sono all’incirca trentatré. Sicuramente si può aprire una riflessione - ha continuato - ma bisogna stare con i piedi per terra. Io oggi sono stata in visita in Molise, in Abruzzo ieri e faceva molto caldo. Possiamo anche avviare questa riflessione, ma per un nuovo calendario scolastico bisogna anche adeguare le strutture. ”

Proprio in merito all’adeguamento delle strutture scolastiche Azzolina ha risposto sulle gabbie di plexiglas che sono a suo avviso una fake news. Secondo la ministra pur avendo pensato il ministero a dei divisori, non ha immaginato di creare delle gabbie.

Azzolina ha affrontato anche la questione delle ore di lezione di 45 minuti e dei doppi turni, ricordando che per la prima c’è l’autonomia scolastica e la durata di una lezione viene decisa dai singoli dirigenti scolastici con il collegio dei docenti. Per quanto riguarda invece i doppi turni come sempre ha smentito.

Altra domanda interessante cui ha risposto Azzolina, che si ricollega in qualche modo alla possibilità di andare a scuola anche a luglio, è sulla questione dell’apertura dei centri estivi che per molti è sembrata una scelta poco coerente con la decisione di non riaprire le scuole prima di settembre.

“I centri estivi hanno delle linee guida, si parla di distanziamento, di piccoli gruppi. La scuola ha un calendario scolastico. A maggio avevamo ancora tantissimi morti.”

Scuola: è scontro Azzolina-Fioramonti sui fondi

E sulla scuola è scontro tra la ministra Azzolina e Fioramonti sui fondi stanziati.

Tutto è partito da una risposta di Azzolina in merito sempre durante la trasmissione di La7. La stessa ha dichiarato che la scuola, che si prepara a ripartire, è stata negli ultimi anni interessata da 8 miliardi di tagli.

Fioramonti ne chiedeva 3, mentre il governo da gennaio ne ha stanziati 5,6 e aggiunge Azzolina:

“Nei 5,6 miliardi ci sono 80 milioni di fondi PON del ministero che Fioramonti non ha visto.”

È questa la frase che ha fatto scattare l’ira di Fioramonti che su Facebook ha replicato con un lungo post dichiarando:

“La ministra sostiene di aver ‘trovato’ 800 milioni di fondi PON inutilizzati, che io non avrei visto. Vorrei ricordare alla ministra che lei era al ministero con me come sottosegretaria con delega proprio alla Scuola. E quindi quei milioni non li aveva visti neanche lei. Forse perché i fondi PON, che io ho rilanciato con vigore, sono in conto capitale e non in spesa corrente. Cioè non possono essere utilizzati per assunzioni ed organico, proprio le ragioni per cui chiesi i famosi 3 miliardi. Di finanziamenti in conto capitale i ministeri ne hanno molti, ma servono per altro. Lo si studia al primo anno dell’università.”

Fioramonti poi lancia un’accusa molto grave alla ministra ricordando che Azzolina è stata sempre contraria alla stabilizzazione dei precari:

“Anche le pietre lo sanno nonostante fosse nel programma elettorale del Movimento 5 Stelle. Fece di tutto per boicottare il mio negoziato coi sindacati, che alla fine venne portato a compimento da me e diede luogo a 50mila nuovi posti (che ora rivendica come se li avesse fatti lei). In una cosa però è riuscita: ritardare di un anno i concorsi, indebolendo la scuola e facendo arrabbiare tutti, dai docenti ai presidi, dagli studenti ai genitori.”

Il capitolo precari e concorsi scuola è assai complesso e Azzolina avrà sicuramente tanto da fare nei prossimi mesi. Intanto la ministra ha annunciato le linee guida per la didattica a distanza e il protocollo di sicurezza da scrivere con i sindacati.

Argomenti

# Scuola

Iscriviti a Money.it