Sicilia zona gialla (ma con zone rosse), cosa si può fare: tutte le regole

Fiammetta Rubini

28 Novembre 2020 - 21:30

La Sicilia passa alla zona gialla, con 10 Comuni che restano, al momento, zona rossa. Ecco tutte le regole valide nella regione: cosa si può fare e cosa no, orari di coprifuoco, quali spostamenti sono consentiti, negozi chiusi e aperti.

Sicilia zona gialla (ma con zone rosse), cosa si può fare: tutte le regole

La Sicilia diventa zona gialla. Il ministero della Salute ha disposto ieri, 27 novembre, gli aggiornamenti sulle fasce di colore.

Tra i cambiamenti che hanno coinvolto le Regioni c’è stata anche la decisione sulla Sicilia, che da arancione è diventata gialla e quindi può allentare le misure di restrizione. La novità è in vigore dal 29 novembre.

Non in tutto il territorio, però, almeno fino a indicazioni aggiornate dal presidente Nello Musemeci. Fino al 3 dicembre, infatti, sono attive due ordinanze con cui vengono imposte misure da zona rossa per alcuni comuni dell’isola.

Ecco un utile recap sulle regole della Sicilia zona gialla (con alcune zone rosse): cosa si può fare e cosa no; quali attività commerciali sono aperte e chiuse e come funzionano gli spostamenti tra comuni e dentro e fuori regione.

Sicilia zona gialla, regole: cosa si può fare

Il Governatore della Regione, Nello Musumeci, firma una nuova ordinanza che rimarrà in vigore fino al 3 dicembre compreso, con cui rende pubbliche le nuove misure da adottare con la proclamazione della zona gialla, di seguito le regole valide secondo le disposizioni del Governo.

Nelle zone gialle i ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie sono aperti dalle ore 5.00 alle ore 18.00 (si può consumare all’interno), con la possibilità di vendita da asporto fino alle ore 22.00 e la consegna a domicilio senza limitazioni negli orari.

Assembramenti e consumi in prossimità dei locali non sono possibili.

Le uniche attività di ristorazione che possono servire alimenti e bevande senza limiti di orario sono quelli nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti. I ristoranti degli alberghi sono aperti solo per i clienti che vi alloggiano, anche senza limiti di orario.

Nei weekend e giorni festivi sono chiusi i negozi all’interno dei centri commerciali e dei mercati (tranne farmacie, parafarmacie, generi alimentari, presidi sanitari, tabacchi ed edicole).

Tutti gli altri negozi (non della categoria ristorazione) sono aperti senza restrizioni orarie, ma nel rispetto dei protocolli di sicurezza.

I mercatini occasionali, come per esempio quelli per il Natale, sono vietati. Restano chiusi anche i musei.

Le assemblee di condominio non sono vietate, ma fortemente sconsigliate: si raccomanda, dove possibile, svolgere le riunioni da remoto.

Si può praticare la caccia o la pesca dilettantistica o sportiva ma solo all’interno dell’area gialla. Consentite anche le funzioni religiose, purché nel pieno rispetto dei protocolli sanitari.

Per quanto riguarda attività sportiva e motoria, ricordiamo che palestre e piscine sono chiuse, tranne per attività riabilitative e per allenamenti degli atleti. È consentito comunque recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli.

Gli sport di contatto sono vietati, così come tutte le gare e competizioni connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale.

Nelle zone gialle gli uffici pubblici restano aperti ma si deve prediligere l’erogazione di servizi telematici o, nell’impossibilità, con ingressi contingentati.

Spostamenti

Riguardo gli spostamenti, le FAQ del Governo per l’area arancione precisa che:

Nell’area gialla è consentito spostarsi dalle 5 alle 22 senza necessità di motivare lo spostamento. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.

Durante il giorno si può uscire per fare attività motoria o una passeggiata, per portare a spasso gli animali domestici o andare dal veterinario.

Si può fare avanti e indietro da un Comune all’altro per lavoro, se non è possibile lavorare da casa.

È possibile andare nella seconda casa se si trova in un comune dell’area gialla. Se invece si trova in una zona arancione o rossa, è consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni.

Le zone rosse in Sicilia

Anche se la regione siciliana è zona gialla, i governatori possono istituire delle zone rosse locali. È quello che ha fatto il presidente Musumeci con l’ordinanza n.61 del 19 novembre, classificando zona rossa 10 comuni:

  • Acate
  • Bronte
  • Camastra
  • Cesarò
  • Ciminna
  • Comiso
  • Maniace
  • Misilmeri
  • San Teodoro
  • Vittoria

L’ordinanza, in vigore dal 21 novembre al 3 dicembre 2020, stabilisce il divieto di spostamento in entrata e in uscita da questi comuni, sia con mezzi pubblici che privati. Sono consentiti solo spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e/o motivi di salute. È sempre consentito transitare, entrare e uscire da queste mini-zone rosse se si è operatori sanitari e socio-sanitari, personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni e servizi essenziali.

Ci si può spostare anche per motivi legati alla cura e all’allevamento degli animali e alle attività imprenditoriali legate al ciclo biologico delle piante.

All’interno del comune zona rossa non si può circolare né a piedi né con qualsiasi altro mezzo, fatta eccezione che per motivi di lavoro, salute, acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità o per usufruire di servizi e attività rimaste aperte. Sospesa la didattica in presenza per tutte le scuole di ogni ordine e grado, e di ogni attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

I negozi al dettaglio, anche quelli all’interno dei centri commerciali, vengono chiusi; restano aperte solo le attività comprese in questa lista

Negozi chiusi la domenica: l’ordinanza di Musumeci

Con l’ordinanza n.62 del 19 novembre da Nello Musumeci, la domenica e i giorni festivi vengono chiuse tutte le attività commerciali, i mercati rionali e le vendite ambulanti a eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccherie.

Rimane consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento. Il provvedimento è in vigore dal 21 novembre al 3 dicembre compreso.

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