L’ultimo sondaggio di Ipsos vede l’asse Letta-Conte superare l’alleanza Salvini-Meloni, con il PD dato in forte crescita. Si prefigura il ritorno al Mattarellum e al bipolarismo in Italia?
Il consenso verso l’asse Letta-Conte sarebbe maggiore rispetto a quello dell’alleanza Salvini-Meloni per la guida di un Governo successivo a quello attuale di Mario Draghi. Questa sarebbe la situazione fotografata nel sondaggio di Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, durante la trasmissione Di Martedì del 16 marzo.
Nel programma condotto da Giovanni Floris, si può osservare anche un aumento delle intenzioni di voto nei confronti del PD targato Letta, che ora si attesterebbe al 18,9% in crescita tra i 3 e i 5 punti percentuali rispetto ai sondaggi di una settimana fa, che avevano visto un crollo dei democratici dopo le dimissioni di Zingaretti.
Enrico Letta e Giuseppe Conte, prossimo capo politico designato del Movimento 5 Stelle, raggiungerebbero in tandem stando al sondaggio il 39% dei consensi, staccando i leader di Lega e Fratelli d’Italia fermi al 35%.
Sondaggi: asse Letta-Conte meglio di Salvini-Meloni
Quella prefigurata dal sondaggio è una situazione inaspettata fino a qualche settimana fa, ma che può essere condizionata dall’effetto novità con cui sia Enrico Letta che Giuseppe Conte stanno portando in alto i propri partiti.
Fonte Di Martedì
Lo scenario osservato è sicuramente molto interessante in ottica delle prossime elezioni politiche, la cui data naturale è il 2023 ma che potrebbero essere anticipate al 2022 in caso di elezione di Draghi a presidente della Repubblica, soprattutto se si optasse per il ritorno a una legge elettorale di stampo maggioritario come il Mattarellum.
Uno schema del genere vedrebbe quindi un ritorno al bipolarismo per contendersi la guida dell’Italia, con PD e Movimento 5 Stelle nel campo del centrosinistra e Lega e Fratelli d’Italia nella coalizione di centrodestra.
Fonte Di Martedì
PD-M5S contro Lega-Fratelli d’Italia alle prossime elezioni?
A questo punto a giocare un ruolo decisivo sarebbero gli altri partiti, tra cui Liberi e Uguali, Azione, +Europa, Italia Viva e Forza Italia, con gli ultimi quattro sui quali si rincorrono da tempo le voci sulla possibile creazione di un soggetto politico di centro, che sarebbe in grado di superare il 10%.
Proprio per scongiurare questo pericolo e riuscire a creare “la coalizione vincente delle elezioni del 2023”, Enrico Letta avrebbe in programma diversi incontri nelle prossime ore, oltre a quello fissato con Giuseppe Conte.
Innanzitutto, l’ormai ex direttore della scuola internazionale di Sciences Po di Parigi dovrebbe vedere Carlo Calenda, il quale ha espresso tutto il suo fastidio per la notizia circolata ieri sulla possibilità di Gualtieri come candidato sindaco a Roma del PD.
Ma l’appuntamento che stuzzica maggiore curiosità è quello che dovrebbe andare in scena con Matteo Renzi sette anni dopo lo scambio della campanella a Palazzo Chigi, con il leader di Italia Viva indicato dallo stesso Letta tra i possibili alleati del campo progressista guidato dal Partito Democratico.
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