Sondaggi politici: chi deve essere il leader del centrodestra, quale guida nel M5S e cosa ne pensano gli elettori di un’eventuale alleanza strutturale tra il PD e il Movimento 5 Stelle.
La disquisizione su chi dovrebbe essere il leader a guidare il centrodestra continua. Tra i sondaggi politici EMG per Agorà spunta anche questa domanda, rivolta naturalmente alla base degli elettori della coalizione, comprendente Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Cambiamo! Chi l’avrà spuntata tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni? In lizza, tra gli altri, anche Luca Zaia, il confermato governatore del Veneto.
Da diverse settimane, sotto la lente d’ingrandimento c’è la crisi interna e non solo, del Movimento 5 Stelle. Cosa ne pensa la base? E ancora, i sondaggi politici EMG hanno interrogato gli italiani, distinguendo le risposte degli elettori M5S e degli elettori PD, sulla possibilità di condividere un’alleanza strutturale tra le due principale forze politiche di governo. Questo e altro, qui di seguito.
Leader centrodestra: la spunta Salvini di una lunghezza
Ai tempi del risultato delle elezioni europee 2019, la Lega era partito di maggioranza nel governo Conte I assieme al M5S da circa un anno. Il partito di Salvini raccolse il 34,3% contro il 6,4% di Fratelli d’Italia. Nessun elettore del centrodestra si chiedeva chi fosse il vero leader di coalizione. Ma le cose sono cambiate nel tempo, soprattutto quando il leader del Carroccio ha fatto cadere il governo. La speranza di andare subito a elezioni politiche si è ben presto arenata, la mossa di Salvini si è rivelata controproducente.
A guadagnarci è stata Giorgia Meloni, il suo partito è salito costantemente in tutti i sondaggi elettorali, rubando consensi proprio al leader della Lega. Secondo le intenzioni di voto EMG dell’8 ottobre, il Carroccio è passato dal 34,3% al 25,3%, con Fdi salito dal 6,4% al 15,7. Se tra i due partiti sussistono ancora una decina di punti o poco meno, la differenza di consenso per i loro leader si è azzerato o quasi.
Nei sondaggi EMG suddetti, il 38% degli elettori del centrodestra vorrebbe Matteo Salvini alla guida della coalizione, il 37% vorrebbe, invece, Giorgia Meloni. Luca Zaia si è classificato al terzo posto, voluto dal 18% degli elettori di centrodestra. Raccoglie appena il 3% Silvio Berlusconi, l’1% Giovanni Toti, 0% al forzista Tajani, mentre il 3% preferisce non rispondere.
Elettori M5S divisi sulla guida del partito
Il Movimento 5 Stelle non è un vero e proprio partito, in quanto privo di uno statuto che lo individui come tale, ma è difficile chiamare in modo diverso una forza politica che sta nella maggioranza di governo (Conte I e II), i cui rappresentanti sono molto numerosi ed eletti dagli italiani con le elezioni politiche 2018.
In ogni caso, il M5S sta attraversando una crisi d’identità. I forti attacchi da parte di Alessandro Di Battista che chiede una rivoluzione, un ritorno alle origini, e da parte di Davide Casaleggio che contesta come i cinquestelle siano diventati un partito e non più un movimento, hanno dato uno scossone che potrebbe portare a una scissione. Contributore della crisi M5S, il pessimo risultato delle elezioni regionali, oltre alla già palese caduta nei sondaggi.
Ma cosa vuole l’elettorato del Movimento 5 Stelle? Secondo i sondaggi elettorali EMG, il 48% chiede che ci sia un leader unico, mentre il 46% opta per una guida collegiale. Il 6% preferisce non rispondere. La base è spaccata, così come sembrano esserlo i vertici. Gli Stati Generali del M5S, tanto invocati, daranno la risposta definitiva, forse.
Alleanza strutturale PD e M5S, condivisa da chi?
Come riportano i sondaggi politici EMG, il 28% degli italiani condivide un’alleanza strutturale, quindi, anche nei territori e non solo di governo, tra Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Il 54% non la condivide, il 25% non risponde. La tendenza cambia sulla base delle risposte dei due elettorati interessati.
Il 56% degli elettori PD è favorevole, il 42% è contrario, il 2% non risponde. Il 53% degli elettori M5S è favorevole, il 39% è contrario, l’8% preferisce non rispondere. Anche in questo caso, non c’è un’opinione che prevale di molto sull’altra. Più della metà dei rispettivi elettorati condivide un’alleanza strutturale tra PD e M5S, ma resta alta anche la percentuale di chi è contrario, seppur minore.
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