Per i sondaggi politici di Swg la Lega in due anni sarebbe passata dal 32,9 al 19%. Per Matteo Salvini si tratterebbe di un salasso da 4,5 milioni di voti tutto a vantaggio di Giorgia Meloni.
Stando ai sondaggi politici realizzati dall’istituto Swg per contro del Tg La7, la Lega negli ultimi due anni avrebbe perso il 13,9% che a livello di preferenze corrisponde all’incirca a 4,5 milioni di voti in meno.
Numeri questi molto pesanti per Matteo Salvini, che andrebbero a certificare una sostanziale crisi per il Carroccio già emersa alle recenti elezioni amministrative che si sono svolte lo scorso autunno.
Nel sondaggio diramato il 13 gennaio 2020, la Lega era indicato come il primo partito del paese al 32,9%. Siderale la distanza con il PD al 18,4% e con i Fratelli d’Italia al 10,4%.
Uno scenario questo molto differente da quello dipinto dal sondaggio del 10 gennaio 2022, visto che al momento per Swg il partito di Matteo Salvini sarebbe al 19% tanto da essere sorpassato dal PD (22,2%) e dai Fratelli d’Italia (19,9%).
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Il crollo di Salvini nei sondaggi
Prima dello scoppio della pandemia, a gennaio 2020 la Lega era il primo partito in Italia e Matteo Salvini appariva destinato a diventare il futuro Presidente del Consiglio. Due anni più tardi questa prospettiva appare essere solo un pallido ricordo.
Fin dai primi mesi del Covid il Carroccio avrebbe iniziato a perdere consensi a causa delle “sbandate” del proprio leader. Al tempo stesso, grazie a una strategia comunicativa molto simile a quella della Bestia salviniana, Giorgia Meloni ha cominciato a fare presa nell’elettorato leghista.
Quando un anno fa la Lega ha deciso di entrare a far parte della maggioranza che sostiene il governo Draghi, lasciando ai Fratelli d’Italia tutta la scena dell’opposizione, ecco che per i sondaggi il sorpasso di Meloni a Salvini si sarebbe concretizzato.
Considerando che alle elezioni politiche del 2018 Forza Italia ha preso il 14% a seguito di 4,6 milioni di voti ottenuti, ecco che il calcolo delle preferenze ipoteticamente perse da Salvini in questi due anni stando ai sondaggi di Swg è presto fatto.
In vista delle imminenti elezioni del Presidente della Repubblica, non sarebbe un caso che l’ex ministro venga descritto come tentato di mandare Mario Draghi al Quirinale per poi abbandonare la maggioranza e tornare nella bambagia dell’opposizione.
Un modo questo per preparare al meglio la lunga volata verso le prossime elezioni politiche, cercando al tempo stesso di rispedire Fratelli d’Italia alle spalle della Lega. Un particolare questo non di poco conto visto che nel centrodestra, di norma, il Presidente del Consiglio designato è il leader del partito più votato della coalizione.
Il sentore però è che Matteo Salvini sia nel pieno di un declino dopo il picco raggiunto alle europee del 2019: la partita per il Colle di conseguenza sarà molto importante anche per capire quale sarà il futuro della Lega, soprattutto in virtù delle minacce da parte di Forza Italia di rompere con il centrodestra in caso di un mancato appoggio alla candidatura di Silvio Berlusconi per il Quirinale.
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