Lo spread BTP-Bund indica il differenziale (cioè la differenza) di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi. Espresso in punti base, rappresenta una sintesi che aiuta a monitorare l’apprezzamento dei mercati e degli operatori finanziari rispetto a Italia e Germania.
Lo spread tra Btp e Bund è un termometro molto importante per misurare lo stato di salute dell’economia dei due Paesi, in particolar modo per quella italiana, la nazione con il debito più alto all’interno dell’Eurozona.
I titoli di stato tedeschi sono considerati dagli investitori internazionali il benchmark di riferimento tra i Paesi dell’Eurozona. Sui bond della prima economia in Europa viene calcolato il livello di rischio delle altre nazioni e dei loro titoli di Stato.
Più un Paese è rischioso, più gli investitori chiedono un extra-rendimento rispetto al tasso di interesse ottenibile investendo in titoli di Stato della Germania. Un Paese con un’economia sana, florida ed in espansione ha minori problemi a ripagare il proprio debito e per questo rappresenta un investimento meno rischioso per gli investitori.
In finanza a un minor rischio corrisponde un minor rendimento richiesto. Se i risparmiatori richiedono un ritorno maggiore dai propri investimenti è perché lo ritengono rischioso. Un innalzamento dello spread tra Italia e Germania significa questo.
Quando si parla di spread BTP-Bund in genere si fa riferimento al differenziale di rendimento tra i titoli di Stato di Italia e Germania con scadenza a 10 anni. Lo spread tra i due bond governativi può tuttavia intendersi anche per scadenze diverse, come quelle a 5,7 e 30 anni.
Il valore dello spread tra i titoli di Stato di Italia e Germania è espresso in punti base. 100 punti base equivalgono all’1%. Se il BTP a 10 anni rende il 2,8% e il Bund a 10 anni rende l’1,4%, lo spread Btp-Bund è uguale a 140 punti base (1,4%).