In Italia lo stipendio non è più sufficiente per riuscire ad avere uno stile di vita adeguato. Gli italiani tornano così al nido familiare e uno su 10 deve vivere con mamma e papà. I dati del rapporto Eurispes.
Alle famiglie italiane non tornano i conti e sono così costrette a piegarsi e a tornare dai genitori. Dopo aver tagliato a qualsiasi tipo di spesa, compresa quella sanitaria, arrivano così alla fine alla soluzione estrema: tornare sotto il tetto di mamma e papà.
Una situazione che dovrebbe far riflettere con attenzione sulla questione del salario minimo e in generale dello stipendio dei lavoratori.
I lavoratori percepiscono infatti dei salari troppo esigui, che non solo non gli permettono di arrivare a fine mese, ma non gli danno neanche la possibilità di pagare il mutuo o l’affitto.
Sono questi i due fattori che pesano di più sulle tasche degli italiani e che portano a dover dire addio alla propria indipendenza.
Ecco cosa ci mostrano i dati Eurispes per il 2017 e quali potrebbero essere le cause di questa situazione. Analizziamo insieme lo stipendio e capiamo quali sono le maggiori fonti di spesa sul portafogli dei lavoratori.
Gli italiani tornano da mamma e papà: ecco perché
A pesare sulle tasche degli italiani sono molti fattori, in primis lo stipendio non proprio elevato. Il potere di acquisto dei lavoratori sembra infatti diminuire per il 2017, dal momento che a salire potrebbe essere la pressione fiscale.
Inoltre il Rapporto 2017 dell’Eurispes parla chiaro: 1 italiano su 10 per il 2017 tornerà a casa dai genitori.
Non solo questo dato preoccupa, ma anche la percezione che i cittadini hanno della propria situazione economica. 1 italiano su 4 infatti si sente povero, molto più dello scorso anno, dal momento che a crescere sono anche coloro che non riescono ad arrivare a fine mese.
Nel 2015 si registrava infatti un 47,2%, mentre per il rapporto 2017 si parla del 48,3%.
A pesare maggiormente sono le rate del mutuo, diventate ormai uno scoglio insormontabile per molti. Per alcune famiglie anche solo pagare il canone è una spesa che non possono sostenere.
Ma c’è ancora di peggio e anche questo ci viene mostrato dai rapporti Erispes 2017: i tagli alle spese degli italiani.
Per il 2017 le spese degli italiani sembra che rimarranno stabili, tranne una, per la quale si effettueranno dei tagli: la spesa sanitaria. A diminuire i soldi per la salute sembra che sono stati il 38,1% contro 34,2% dell’anno precedente.
Non si è però cercato di risparmiare su altri settori come: estetista; pranzi e cene fuori; profumeria e vacanze.
Cosa pensano gli italiani delle tasse?
Gli italiani si sentono poveri, ma pensano che le loro magre finanze non dipendano dalle tasse. Ben il 62% dei cittadini infatti non ritiene che la sua situazione economica sia dovuta ad un aumento delle tasse.
Questa percezione si ha soprattutto per l’abolizione di Equitalia, che ha dato la parvenza di diminuzione di pressione fiscale.
Dalle indagini svolte si vede quanto la popolazione sia poco informata in materia e non sappia bene cosa pesi sulle proprie tasche. Il 51% delle persone intervistate ha capito che il canone Rai è diminuito, mentre il restante 49% non ha percepito il cambiamento.
La richiesta di oltre il 60% dei cittadini è però quella di abolire l’IMU e la Tasi sulla prima casa, dal momento che sono considerate delle tasse poco idonee e soprattutto che pesano molto sulle famiglie.
A far pensare deve però essere anche il modo che le persone hanno di investire i propri soldi, dal momento che quasi il 30% si è indebitato per riuscire a pagare una cerimonia.
Come per ogni cosa le potenzialità italiane sembrano essere sprecate e non si riesce a sfruttare al meglio il potenziale della nostra nazione.
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