Tagli alla sanità, ecco tutte le misure approvate con il ddl Enti Locali

Stefania Manservigi

4 Agosto 2015 - 17:24

E’ stato approvato anche alla Camera, dopo il via libera del Senato, l’emendamento che, tra le altre cose, prevede tagli alla sanità pari a 2,3 miliardi. Ecco tutte le misure previste.

Tagli alla sanità, ecco tutte le misure approvate con il ddl Enti Locali

I tagli che interesseranno la sanità saranno pari a 2,3 miliardi di euro.
E’ stato approvato, infatti, il maxiemendamento al ddl di conversione del decreto sugli enti terroitoriali su cui il Governo ha ottenuto la questione di fiducia alla Camera con 364 sì e 185 no dopo averla ottenuta al Senato.
Nel testo, che oltre a prevedere i tagli che coinvolgeranno la sanità prevede anche altre misure, si legge a riguardo:

«Il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale a cui concorre lo Stato è ridotto dell’importo di 2.352 milioni di euro a decorrere dal 2015».

Vediamo quali sono, in concreto e in sintesi, le misure che coinvolgeranno il sistema sanitario italiano.

Tagli alla sanità: rinegoziazione dei contratti da parte delle regioni
Una delle misure contenute del Ddl Enti locali è la rinegoziazione dei contratti per le forniture sanitarie da parte delle regioni, con l’obiettivo di ridurre in questo modo la spesa.

«Gli enti del servizio sanitario nazionale sono tenuti a proporre ai fornitori» di una serie di beni e servizi «una rinegoziazione dei contratti in essere che abbia l’effetto di ridurre i prezzi unitari di fornitura e/o i volumi di acquisto», con l’obiettivo «di conseguire una riduzione su base annua del 5 per cento del valore complessivo dei contratti in essere».

In caso di mancato accordo con i fornitori sarà possibile recedere dal contratto.

Tagli alla sanità: trasmissione fatture al Mef
Le fatture per le forniture sanitarie dovranno essere obbligatoriamente trasmesse al Mef e al Ministero della Salute che dovrà predisporre un Osservatorio nazionale sui prezzi dei dispositivi medici.

Tagli alla sanità: spese in eccesso
Nel caso di superamento del tetto di spesa sanitaria regionale tale «surplus» sarà posto a carico delle aziende fornitrici di dispositivi medici per una quota complessiva pari al 40% nel 2015, al 45% nel 2016 e al 50% decorrere dal 2017.

Tagli alla sanità: riduzione prezzi dei farmaci
Risparmi saranno ottenuti grazie alla

«rinegoziazione con le aziende farmaceutiche volte alla riduzione del prezzo di rimborso dei medicinali a carico del servizio sanitario nazionale»

che l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) dovrà concludere

«entro il 30 settembre 2015, separando i medicinali a brevetto scaduto da quelli ancora soggetti a tutela brevettuale».

Tagli alla sanità: meno analisi, risonanze e esami
Saranno eliminate le prestazioni inappropriate, riducendo in questo modo l’erogazione di prestazioni quali risonanze, analisi e simili. Il testo prevede che

«con decreto del ministero della Salute» siano «individuate le condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale».

Le prestazioni non rispondenti a tali requisiti saranno a carico dell’assistito.

Tagli alla sanità: possibili sanzioni per il medico
Il medico dovrà specificare nella prescrizione le «condizioni di erogabilità» della stessa. Se viene registrato «un comportamento prescrittivo non conforme alle condizioni e alle indicazioni», saranno chieste «al medico prescrittore le ragioni della mancata osservanza» e , «in caso di mancata risposta o di giustificazioni insufficienti», l’ente del servizio sanitario nazionale potrà adottare sanzioni nei confronti dell’interessato. Tali sanzioni si traducono nella riduzione del trattamento economico accessorio se il medico prescrittore è dipendente dal Ssn e una riduzione delle quote variabili dell’accordo collettivo nazionale di lavoro e dell’accordo integrativo regionale se il medico è convenzionato con il Ssn.

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