Tamponi a prezzi dimezzati e calmierati: con l’entrata in vigore del green pass obbligatorio dal 6 agosto i test costeranno di meno per venire incontro agli under 18 e a chi non riesce a vaccinarsi. Trovato l’accordo con le farmacie.
Si abbassa il prezzo dei tamponi con l’entrata in vigore del green pass obbligatorio dal 6 agosto per l’accesso a una lunga lista di luoghi e attività.
La misura è stata pensata per venire incontro soprattutto ai 12-18enni che ancora non sono riusciti a vaccinarsi, così da permettergli di ottenere il pass senza dover sborsare, a seconda della Regione in cui si trovano, dai 15 a 40 euro per un tampone.
L’Art. 5 “Misure urgenti per la somministrazione di test antigenici rapidi” del DL 23 luglio 2021 prevede che le farmacie e le strutture sanitarie assicurino fino al 30 settembre 2021 la somministrazione di test antigenici rapidi, spesa per la quale sono stati destinati 45 milioni di euro per l’anno 2021.
Adesso, con l’ok del Cdm al nuovo decreto che tra le altre cose estenderà da settembre l’obbligo di green pass per trasporti a lunga percorrenza, scuola e università, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa predisposto dal Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo con il ministro della Salute Roberto Speranza e i presidenti di Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite in cui vengono definiti i nuovi prezzi calmierati dei tamponi rapidi in farmacia.
Tamponi a prezzi più bassi: quanto costano e per chi
L’accordo prevede che fino al 30 settembre 2021 nelle farmacie aderenti il prezzo dei tamponi antigenici rapidi sarà pari a:
- 8 euro per chi ha tra i 12 e i 18 anni (non compiuti)
- 15 euro per gli over 18
Per le farmacie è previsto un compenso complessivo di 15 euro per ogni test eseguito a minori tra i 12 e i 18 anni, di cui 7 euro da parte dell’Amministrazione Pubblica e 8 a carico dell’utente.
Per sapere in quali farmacie si può fare il tampone al costo di 8 o 15 euro bisognerà consultare l’elenco delle farmacie aderenti sul sito internet istituzionale del Commissario Straordinario all’emergenza Covid.
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Le regole per chi non può vaccinarsi
Per le persone che per accertati motivi di salute non possono fare il vaccino (per esempio chi ha patologie non compatibili con l’iniezione, ha avuto forti allergie dopo la prima dose ecc...) è previsto il certificato di esenzione dall’obbligo di green pass. I dettagli sono contenuti nella circolare del Ministero firmata dal Direttore Generale della Prevenzione Giovanni Rezza, dove si legge: “La certificazione di esenzione alla vaccinazione anti SARS-COV-2 viene rilasciata nel caso in cui la vaccinazione stessa venga omessa o differita per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, che la controindichino in maniera permanente o temporanea”.
Le certificazioni potranno essere rilasciate fino al 30 settembre direttamente dai medici vaccinatori e dal medico o pediatra di famiglia, a titolo gratuito. Nella stessa circolare si riportano le indicazioni per le donne in gravidanza o che allattano, per le quali il vaccino anti-Covid non è controindicato in quanto sono più alti i rischi nel contrarre il Covid che nel vaccinarsi.
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