Tamponi rapidi in farmacia, via libera dal ministro Speranza

Martino Grassi

22/10/2020

I tamponi rapidi potranno essere effettuati anche nelle farmacie secondo quanto ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza durante la riunione con le Regioni.

Tamponi rapidi in farmacia, via libera dal ministro Speranza

I tamponi rapidi potranno essere effettuati anche in farmacia, ad annunciarlo è proprio il ministro della Salute Roberto Speranza durante la riunione con le Regioni che ha avuto luogo oggi dando il via ad una fase di sperimentazione, seguendo quanto già sta avvenendo nella Provincia autonoma di Trento.

La decisione è stata presa in seguito alla richiesta delle Regioni di potenziare e rendere più semplice il processo di tracciamento dei contatti. Il ministro della Salute ha inoltre aggiunto che il governo è al lavoro per avviare una convenzione con i medici di base e i pediatri di libera professione affinché anche loro possano effettuare i test rapidi che il commissario Domenico Arcuri sta acquistando.

Via libera ai tamponi rapidi in farmacia

I test antigenici adesso potranno essere effettuati anche nelle farmacie, secondo quanto ha dichiarato il ministro Speranza. Ancora non sono stati resi noti i dettagli, ma nell’incontro con le Regioni il ministro della salute ha affermato che:

“In farmacia si fanno già i test sierologici in alcune regioni, proviamo a fare una sperimentazione come sta avvenendo a Trento per effettuare gli antigenici anche in farmacia. Abbiamo già ridotto la quarantena a 10 giorni e eliminato il secondo tampone, siamo disponibili a trovare nuovi ambiti di intervento specifici”.

Un provvedimento che ha come obiettivo quello di potenziare le attività di tracciamento al quale si aggiungerà anche un gruppo di 2.000 operatori, voluto dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, il quale ha affermato che “con un’ordinanza di protezione civile creiamo un contingente per potenziare le reti sanitarie interne alle Asl e rafforzare le operazioni di tracciamento”.

Potenziamento delle attività di tracciamento

L’obiettivo dei ministri adesso è quello di potenziare le attività di tracciamento, mettendo in campo un plotone di 2.000 operatori, sulla base di quanto accaduto lo scorso marzo con medici e infermieri volontari negli ospedali più in difficoltà. Gli operatori saranno reclutati attraverso un bando della Protezione Civile e 1.500 saranno destinati all’esecuzione dei tamponi, mentre i restanti 500 risponderanno alla richiesta di informazioni da parte dei cittadini sulle procedure da seguire.

Il ministro Boccia ha precisato che vuole ingaggiare un gruppo di persone “che non arrivano né da aziende ospedaliere pubbliche né private, perché non possiamo chiedere a nessuno di privarsi delle proprie risorse in questo momento”. L’appello è dunque rivolto a liberi professionisti o a coloro che non hanno un’occupazione fissa, ad autonomi che hanno caratteristiche che individuiamo insieme alle Regioni e potranno lavorare fino al termine dello stato di emergenza sanitaria”.

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