Tasse sulle imprese, IMU, Tasi e Bad Bank: Padoan sui prossimi interventi di politica fiscale

Simone Casavecchia

07/09/2015

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, intervenuto al forum Ambrosetti di Cernobbio, ha confermato il taglio delle tasse sulla casa, annunciato da Matteo Renzi e ha rilanciato parlando di possibili tagli delle tasse sulle imprese e della bad bank italiana.

Tasse sulle imprese, IMU, Tasi e Bad Bank: Padoan sui prossimi interventi di politica fiscale

Intervenuto ieri al Workshop Ambrosetti di Cernobbio, l’appuntamento che ogni anno riunisce il gotha della finanza e dell’industria italiana, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha sostanzialmente confermato il taglio delle tasse sulla casa annunciato dal premier Renzi nei giorni scorsi, affermando anche che a questo potrebbe aggiungersi un taglio delle tasse sulle imprese.

L’intervento del ministro Padoan è stato molto ottimistico dal momento che è stato esternato un giudizio sostanzialmente positivo sull’andamento dell’economia italiana che sarebbe all’inizio di

«un ciclo positivo e dall’anno prossimo il debito inizierà a calare. Il taglio delle tasse è centrale nella strategia del governo. Useremo la clausola di flessibilità al meglio»

Taglio delle tasse alle imprese
Per quanto riguarda le specifiche misure relative all’imposizione fiscale delle aziende, il ministro Padoan ha spiegato che la prossima Legge di Stabilità non

«taglierà solo le tasse sulla casa. Stiamo pensando, nell’ambio dei limiti disponibili, di estendere ulteriormente l’abbattimento della tassazione a favore della competitività delle imprese»

Anche se non ci sono stati riferimenti più espliciti, qualora ci fossero le coperture economiche le possibilità di taglio potrebbero riguardare:

  • l’IRAP su cui il Governo lo scorso anno fece retrofront, dopo averne annunciato la riduzione;
  • l’IRES sulla quale, già nei giorni scorsi è circolata la notizia di una possibile riduzione dal 27,5% al 25%, probabilmente per le sole imprese del Sud. Sarebbe questa una misura che andrebbe ad anticipare una riduzione generalizzata (per tutte le aziende) dell’IRES al 24% che dovrebbe avvenire nel 2017;

Padoan nel suo intervento ha fatto, però, anche alcuni importanti distinguo sulle priorità relative ai tagli. Rispetto alla posizione del Premier, il ministro dell’Economia riterrebbe, infatti, più indispensabile tagliare le tasse sul lavoro piuttosto che quelle sulla casa:

«a parità di altre condizioni abbattere una tassa sul lavoro é piu efficace che abbattere una tassa sulla casa»

Il piano di riduzioni fiscali che il governo vuole mettere in campo, in ogni caso, non si limiterà solo alla prossima Legge di Stabilità, quindi il taglio di IMU e Tasi potrebbe essere posticipato a favore di un intervento sul costo del lavoro (possibile stabilizzazione degli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato?) ma avverrà. Altro punto prioritario è un intervento fiscale a favore del Mezzogiorno, il taglio di alcune tasse (più probabilmente quelle sulle imprese) se dovesse concretizzarsi, potrebbe trovare una prima applicazione nelle regioni meridionali.

Abolizione IMU e Tasi: i nodi da sciogliere
Al di là delle possibili priorità e dell’ordine in cui eliminare o ridurre le imposte esistenti dal discorso di Padoan emerge una certezza: molto dipenderà dai pareri dell’UE sulla prossima Legge di Stabilità.
E’ risaputo che l’Unione Europea difende una posizione più vicina a quella di Padoan che di Renzi, preferirebbe cioè una riduzione del costo del lavoro per favorire la crescita dell’occupazione, piuttosto che una riduzione delle tasse sulla casa.
I dubbi sull’abolizione di IMU e Tasi restano anche a fronte della schiera di pareri contrari che si infittisce ogni giorno di più. Il problema più grosso è quello delle coperture, come hanno messo ben in luce la Corte dei Conti, la Banca d’Italia e l’Unione Europea.
Ma non si tratta solo di questo: Piero Fassino, presidente dell’Anci, ha rilevato, dallo stesso Workshop di Cernobbio che è prioritario garantire risorse economiche ai Comuni, penalizzati sempre di più negli ultimi anni e con l’abolizione della Tasi è chiaro che questa richiesta potrebbe solo essere disattesa.
A ciò si aggiungono anche i risultati di recenti studi della Cgia di Mestre e dell’Istituto Nomisma che hanno notato come un taglio di IMU e Tasi favorirebbe poco i contribuenti a reddito medio-basso e maggiormente i contribuenti più abbienti: i primi andrebbero a risparmiare poco più di 200 euro (su un immobile di medie dimensioni), i secondi potrebbero risparmiare fino a 2000 euro (su un immobile di lusso come un castello).

Bad Bank
Sul tema della bad bank il ministro Padoan ha affermato che le banche italiane dovrebbero proseguire sulla via delle aggregazioni, una scelta che consentirebbe il loro rafforzamento patrimoniale e gli permetterebbe di confrontarsi meglio con la nuova sorveglianza europea.
Riguardo alla creazione di una bad bank di sistema, volta a garantire indirettamente i cosiddetti non performing loans (crediti deteriorati), Padoan ha spiegato che il confronto con le istituzioni europee, pur continuando, non ha ancora permesso di arrivare a una soluzione condivisa.
Il mercato dei crediti deteriorati sta accelerando da solo e dopo l’introduzione di misure per accelerare il recupero dei crediti e migliorare il regime fiscale della deducibilità delle svalutazioni i tecnici italiani e quelli comunitari stanno cercando di arrivare alla strutturazione di una sorta di bad bank light che offra

«una garanzia indiretta, ma non abbiamo ancora definito la misura. Con Bruxelles abbiamo un confronto a livello tecnico, a volte più complesso, a volte più semplice»

Il nodo cruciale rimane quello di definire un prezzo per i crediti deteriorati.

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