Tav bocciata dalla relazione tecnica: possibili perdite fino a 8 miliardi. Che farà il governo?

Alessandro Cipolla

12/02/2019

Iniziano a trapelare le stime della relazione tecnica in merito alla Tav: il rapporto costi-benefici del progetto produrrebbe una perdita tra i 5,7 e gli 8 miliardi.

Tav bocciata dalla relazione tecnica: possibili perdite fino a 8 miliardi. Che farà il governo?

Fare la Tav potrebbe portare a un grosso sperpero di soldi pubblici, da un minimo di 5,7 miliardi fino a un massimo di 8 miliardi. Questa è la conclusione della relazione sui costi e i benefici redatta dalla commissione tecnica.

Dopo giorni attesa, è stato il Fatto Quotidiano a svelare il responso del dossier: nello scontro tra Lega e Movimento 5 Stelle sui costi della Tav, il parere negativo della relazione potrebbe ora portare a uno stop da parte del governo alla linea Torino-Lione.

Tav bocciato dalla relazione costi e benefici

Alla fine il parere negativo era ampiamente nell’aria, ma adesso che stanno iniziando a circolare i numeri contenuti nel dossier realizzato dalla commissione tecnica in merito alla Tav, lo scontro politico sull’opera potrebbe infiammarsi di nuovo.

Il responso del pool di esperti guidati dal professore Marco Ponti sui costi e i benefici della linea Torino-Lione parla chiaro: per lo Stato sarebbe un salasso che potrebbe costare fino a un massimo di 8 miliardi.

In rapporto con la spesa che l’Italia dovrebbe sostenere per realizzare l’opera, anche ipotizzando una Tav low cost, come paventato dalla Lega, si avrebbe una perdita vicina ai 6 miliardi.

Secondo la relazione, pure le stime più ottimistiche di traffico della tratta Torino-Lione non andrebbero a compensare i costi per la realizzazione, con lo Stato che dovrebbe far fronte anche ai minori incassi derivanti dalle accise sulla benzina e dai pedaggi autostradali, conseguenze queste dello spostamento del trasporto merci dalla gomma sul ferro.

Anche se l’attuale traffico merci ferroviario della tratta dovesse aumentare di 25 volte e i passeggeri passare da 700.000 a 4,6 milioni l’anno, cosa molto improbabile, per la commissione dei tecnici ci sarebbe comunque un rosso pari a 7,8 miliardi.

Il responso del dossier quindi parlerebbe chiaro: la linea Tav Torino-Lione secondo la commissione sarebbe un grosso sperpero di denaro pubblico. Adesso la patata bollente è tutta nelle mani del governo.

Il Movimento 5 Stelle infatti chiederà lo stop al progetto con Matteo Salvini, sostenitore dell’opera, che dovrà decidere se allinearsi agli alleati oppure insistere: senza una convergenza, c’è il serio rischio di una crisi di governo.

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