La Terra dei fuochi, collegata allo scandalo dell’interramento di rifiuti tossici e dei roghi delle discariche abusive, coincide con una vasta area nell’Italia meridionale. Vediamo precisamente dove si trova e la mappa delle zone coinvolte.
La Terra dei fuochi è un’area abbastanza estesa dell’Italia meridionale.
In particolare, la zona si trova in Campania, proprio tra la provincia di Napoli e quella di Caserta. L’area geografica della Terra dei fuochi coinvolge diversi comuni della zona campana, considerati oggi ad alto rischio per la salute umana.
Il pericolo esiste tuttora sia da parte degli abitanti dei luoghi campani interessati, che di tutti quei compratori di cibo che proviene dalle suddette aree. È bene quindi sapere quali sono le aree che appartengono alla cosiddetta Terra dei fuochi.
Col tempo è stata creata una mappa grazie alla quale è possibile consultare, in dettaglio, l’elenco dei luoghi che fanno parte dell’area della Terra dei fuochi.
Conoscere quali zone appartengono a questa famosa area può essere un’informazione decisamente utile, dato che lo scandalo che verte intorno alla zona ha riguardato nell’ultimo ventennio (e continua a riguardare) la salute di molte persone.
Terra dei fuochi, quant’è grande la zona
Le aree campane che appartengono alla Terra dei fuochi sono davvero molte.
Per capire quali sono nello specifico tutte le aree e tutti i comuni della Campania coinvolti nello scandalo dei rifiuti interrati bisogna entrare nel vivo degli aggiornamenti che continuamente vengono riportati riguardo a eventi inquinanti e scandali.
Infatti, c’è da dire che la questione (il cui scandalo risale addirittura agli inizi del 2000) è tutt’altro che conclusa e riguarda non solo la salute delle persone, ma anche l’integrità del cibo (coltivazioni e mandrie) che provengono dalle aree interessate. Un problema che riguarda molti, quindi; e che è ancora al centro del dibattito nazionale.
Esiste un sito ufficiale della Terra dei fuochi facilmente reperibile nel web che riporta tutte le aree colpite dallo scandalo dell’interramento di rifiuti tossici. Il sito serve anche come segnalazione di allarme e riguarda un po’ tutti i tipi d’inquinamento possibile su suolo campano.
Terra dei fuochi: la mappa dei comuni coinvolti
Il territorio interessato riguarda 3 milioni di metri quadri inquinati, 443 aziende coinvolte in linea ufficiale, 90 comuni campani interessati, tantissimi roghi di rifiuti tossici, malattie e morti.
Ecco di seguito un elenco dettagliato dei comuni colpiti da quella che viene definita dallo stesso sito web, la più grande “catastrofe ambientale a partecipazione pubblica”; un “avvelenamento di massa” ancora in corso.
I comuni della zona dei fuochi si dividono in più livelli di pericolosità. Il sito web riporta non solo quali sono i luoghi inquinati, ma anche che cosa c’è in un particolare luogo, il grado d’inquinamento, le allerte ora per ora e addirittura gli interventi dei vigili del fuoco.
I comuni maggiormente interessati tra la Provincia di Caserta e quella di Napoli sono (partendo da Nord):
- Santa Maria Capua Vetere
- Masseria Monti
- Frignano - Villa di Briano
- Casal di Principe
- Casandrino
- Casapesenna
- San Cipriano di Aversa
- Villa Literno
- Trentola - Ducenta
- Lusciano
- Frignano
- Casaluce
- Caivano (enormemente colpito)
- Orta di Atella
- Crispano
- Aversa
- Frattamaggiore Nevano
- Afragola
- Giugliano in Campania (con rischio di morte)
- Cesa
- Mugnano di Napoli
- Marano di Napoli
- Villaricca
- Casoria
- Calvizzano
- Arzano
- Somma Vesuviana
- Pollena Trocchia
- Marigliano
- Camposano
- Palma Campania
- San Giuseppe Casilli
- Triangolo della morte (Nola, Acerra, Marigliano)
Questi sono i comuni più colpiti, ma compaiono ogni giorno nuovi roghi e nuove segnalazioni d’inquinamento e smaltimento di rifiuti abusivo.
Inoltre, è compresa nella Terra dei fuochi anche tutta la striscia di lungomare che va da Castel Volturno (a Nord) a Lido di Licola (a Sud) e che coinvolge tutte le località marittime (e nell’immediato entroterra) intermedie.
Il Triangolo della morte della Terra dei fuochi
La zona è veramente vasta. Il punto più colpito in assoluto, però, è il cosiddetto Triangolo della morte della Campania.
Si tratta dell’area compresa tra i comuni di Acerra, Nola e Marigliano che presentano la mortalità per cancro più alta di tutta la Regione Campania.
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