Tesla ringrazia Fiat Chrysler e fa un annuncio importante

Andrea Senatore

25/07/2020

Tesla ottiene ottimi risultati nel secondo trimestre del 2020 anche grazie a Fiat Chrysler, annunciata nuova fabbrica in USA

Tesla ringrazia Fiat Chrysler e fa un annuncio importante

Tesla vive indubbiamente un buon momento. Infatti, superati i problemi di produzione registrati negli scorsi anni che avevano più volte fatto slittare la consegna della berlina Model 3 con grande disappunto dei suoi clienti, le cose ultimamente vanno a gonfie vele.

Nonostante il coronavirus, infatti il secondo trimestre del 2020 è stato a dir poco positivo per la casa automobilistica di Elon Musk che ha chiuso il trimestre facendo registrare utili nonostante il lockdown che ha provocato per un lungo periodo la chiusura di fabbriche e concessionarie.

Tesla ringrazia Fiat Chrysler e annuncia una nuova fabbrica

Tesla, tra l’altro, di questo importante risultato deve ringraziare anche Fiat Chrysler. Infatti il gruppo italo americano ha sborsato una ingente somma nei confronti dell’azienda di Elon Musk per acquistare crediti e poter così rispettare i rigidi limiti di emissioni del suo parco auto in Europa. In caso contrario FCA avrebbe dovuto pagare oltre 1 miliardo di euro di multa.

Fiat Chrysler ha infatti acquistato da Tesla i crediti in eccedenza per utilizzarli allo scopo di bilanciare le emissioni medie delle sue flotte. Si tratta di un espediente temporaneo in quanto dal prossimo anno in teoria FCA dovrebbe farcela da sola a rispettare i limiti grazie al lancio di numerosi nuovi modelli. 

Nel frattempo Tesla ha fatto un annuncio importante. La casa automobilistica di Elon Musk ha ufficialmente confermato dove realizzerà nei prossimi anni la sua seconda fabbrica in terra americana.

Alla fine, dopo una lunga riflessione la scelta è caduta su Austin In Texas. In questa nuova Gigafactory Tesla produrrà il suo pickup Cybertruck e il camion elettrico Semi. Inoltre anche altre auto della casa americana saranno realizzate in questa fabbrica per essere vendute negli Stati vicini. 

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