Test antidroga ai politici? Solo un partito lo ha fatto

Alessandro Cipolla

26/05/2021

Il ministro Fabiana Dadone di recente ha invitato i parlamentari a fare tutti insieme un test antidroga: gli esponenti di Fratelli d’Italia subito si sono sottoposti all’esame, ma gli altri?

Test antidroga ai politici? Solo un partito lo ha fatto

Come è andata a finire la proposta del fare il test antidroga ai nostri politici? La “sfida” è stata lanciata dal ministro pentastellato Fabiana Dadone, viste le tante polemiche innescate dalla sua apertura alla legalizzazione della cannabis.

Io invito i colleghi, soprattutto quelli che hanno fatto polemiche, a farci tutti insieme un test antidroga - ha dichiarato il ministro per le Politiche Giovanili lo scorso 15 aprile sulle frequenze di Radio Rai - In un’ottica costruttiva, così daremo un bel messaggio: siamo tutti coesi nella lotta alla droga”.

Il giorno dopo, la senatrice del Movimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani ha rilanciato la proposta: “Esprimo piena solidarietà alla ministra Fabiana Dadone per gli attacchi ricevuti e sono d’accordo con lei sulla proposta di far fare i test antidroga a tutti i parlamentari”.

Ma alla fine chi ha accettato di sottoporsi a un test antidroga? L’unico partito a rispondere presente finora è stato Fratelli d’Italia, che lo scorso 29 aprile ha organizzato una manifestazione davanti Montecitorio dal titolo Liberi dalla droga.

Test antidroga: solo Fratelli d’Italia lo ha fatto

I parlamentari di Fratelli d’Italia, guidati da Giorgia Meloni, si sono così sottoposti al test del capello e delle urine. Non essendoci state ulteriori comunicazioni a riguardo, i risultati si presuppone che siano stati tutti negativi.

Ora mi aspetto - ha commentato Giorgia Meloni che è stata ministro alla Gioventù durante l’ultimo governo Berlusconi - che ci vengano tutti i parlamentari del Movimento Cinque Stelle e tutti i partiti perché pensiamo sia un segnale importante ai cittadini di serietà e responsabilità”.

La proposta lanciata dal ministro Fabiana Dadone al momento è così rimasta, sostanzialmente, soltanto una buona intenzione, con Fratelli d’Italia che al contrario ha colto la palla al balzo per rilanciare la propria campagna contro ogni droga.

Facendo una rapida ricerca nel gran marasma del web, soprattutto a livello locale si possono trovare decine di proposte simili a quella lanciata dal ministro Dadone. Di concreto però non si è fatto mai nulla.

Torna così alla mente un servizio realizzato nel 2006 da Le Iene. Con uno stratagemma, furono fatti dei test antidroga a 50 parlamentari: la trasmissione, senza fare nomi, ha poi fatto sapere che un politico su tre era risultato positivo.

Nel 2017 invece un inviato del mensile Millennium, un inserto del Fatto Quotidiano, avrebbe condotto delle analisi nei bagni degli uomini della Camera, trovando tracce di cocaina.

C’è da dire però che i bagni di Montecitorio non sono a uso esclusivo dei deputati, ma anche questa inchiesta giornalistica, che è servita a lanciare il primo numero del mensile, alla fine non ha avuto nessun seguito.

Argomenti

# Droga

Iscriviti a Money.it