Tfr in busta paga, a chi spetta? Non ai lavoratori agricoli

Valentina Brazioli

23/04/2015

Tfr in busta paga, a chi spetta? Anche da questo punto di vista, la controversa operazione varata dal Governo Renzi, tra polemiche e simulazioni sulla sua effettiva convenienza, non manca di riservare sorprese. Infatti, è di questi giorni l’annuncio, da parte dell’Enpaia (Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura) che ai lavoratori agricoli questo “bonus” non spetterà.

Tfr in busta paga, a chi spetta? Non ai lavoratori agricoli

Tfr in busta paga, a chi spetta? Una domanda più che lecita, visto che l’operazione, più volte sbandierata dal Governo Renzi, per alcuni può rappresentare una buona occasione per raggranellare qualche euro in più a fine mese. Tuttavia, le polemiche e le critiche sull’argomento non sono di certo mancate, con tanto di numerose proiezioni sull’effettiva convenienza dell’anticipo del trattamento di fine rapporto. Il risultato? Abbastanza impietoso, con numerosi istituti e centri studio pronti a certificare la prevalenza degli svantaggi nell’optare per il Tfr in busta paga.

Niente Tfr in busta paga per i lavoratori agricoli

Ciò nonostante, è giusto segnalare che non tutti i lavoratori dipendenti potranno davvero scegliere questa possibilità: tra gli esclusi più recenti, è senz’altro il caso di citare i lavoratori agricoli. A dirlo è l’Enpaia (Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura) attraverso un’apposita circolare, la n. 1 del 2015. Infatti, se la facoltà di farsi anticipare il Tfr è estesa a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, gli impiegati e i dirigenti agricoli non ne hanno diritto, poiché esplicitamente esclusi dal dpcm sull’argomento (il 29/2015) e perché il loro Tfr viene accantonato presso soggetti terzi, ovvero l’Enpaia stesso.

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