A causa delle minori spese da parte dei turisti cinesi, Tiffany ha lanciato un allarme sui conti del secondo trimestre fiscale. Nonostante questo, le azioni segnano un forte rialzo.
Drammatico. Così Tiffany descrive il calo registrato dalle spese dei turisti che ha portato al taglio delle stime sull’intero anno.
Causa le misure prese dall’esecutivo di Pechino, come il taglio dell’Iva o i dazi per i prodotti importati, i turisti cinesi, che rappresentano circa un terzo delle vendite globali di prodotti di lusso, stanno spendendo più all’interno dei confini domestici.
Negli Stati Uniti, le vendite legate ai flussi turistici, rileva Tiffany, segnano un calo del 25% rispetto a un anno fa e la contrazione maggiore è proprio quella registrata tra gli abitanti in arrivo dal Celeste Impero.
Tiffany: due le ragioni che hanno portato al warning
Se in precedenza la società del lusso stimava una crescita dell’utile per azione “mid-single-digit” ora la view è per un tasso “low-to-mid-single-digit”: praticamente, da un tasso di crescita di circa 5 punti percentuali (o superiore) ora ci si attende un aumento di massimo cinque punti percentuali.
La nuova stima, ha fatto sapere la società, tiene conto del rafforzamento del dollaro e dell’incremento delle tariffe sui prodotti di gioielleria.
Tiffany: vendite comparabili in rosso
Nei primi tre mesi dell’esercizio fiscale, le vendite comparabili al netto delle componente valutaria hanno segnato la prima contrazione degli ultimi tre anni mettendo a segno un - 2%.
Gli analisti avevano stimato un calo di poco maggiore del punto percentuale. Tenendo conto dei cambi, la contrazione è stata pari a 5 punti percentuali.
Nei tre mesi al 30 aprile, l’utile è sceso del 12% a 125,2 milioni di dollari mentre le vendite sono arretrate a 1 miliardo di dollari.
Per il secondo trimestre, la società prevede un nuovo calo dell’utile netto per azione a causa della pressione sulle vendite legata alle minore spese dei turisti. Negli ultimi giorni, le autorità cinesi hanno lanciato l’allarme sui viaggi negli Stati Uniti a causa “di frequenti sparatorie, rapine e furti”.
Tiffany: perché allora le azioni salgono?
Nonostante queste indicazioni, le azioni Tiffany sul Nyse fanno segnare la seconda seduta consecutiva con il segno più portandosi a 94,16 dollari, +4,4% sul dato precedente.
La spinta arriva dalle dichiarazioni rese dal chief executive Alessandro Bogliolo che stima “un miglioramento della tendenza nella seconda metà dell’esercizio”.
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