Tirocini gratuiti addio dal 2022? Cosa cambia con la Legge di Bilancio

Claudio Garau

6 Gennaio 2022 - 09:30

Sui tirocini extracurriculari, molto spesso gratuiti o sottopagati, interviene un comma dell’art. 1 della legge di Bilancio. Esso potrebbe di fatto rivoluzionarne almeno in parte il meccanismo.

Tirocini gratuiti addio dal 2022? Cosa cambia con la Legge di Bilancio

Come è ben noto, gli stage e i tirocini extracurriculari molto spesso rappresentano non tanto un’occasione di formazione per il giovane tirocinante o stagista, ma piuttosto un modo per avvalersi di prestazioni di supporto, rese sul luogo di lavoro da chi poi non riceverà alcun compenso per l’opera svolta o lo riceverà in misura molto ridotta.

Ebbene, su un assetto normativo certamente perfettibile, come quello relativo agli stage e ai tirocini extracurriculari, interviene la manovra, recentemente approvata (legge n. 234 del 2021). Ci riferiamo ovviamente al testo recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024” pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 31 dicembre. In che modo la legge in oggetto va ad incidere sui tirocini extracurriculari? Scopriamolo di seguito.

Tirocini gratuiti addio nel 2022? La svolta all’art. 1 comma 721 della manovra

La citata manovra include in particolare sei articoli, che fanno riferimento ai tirocini extracurriculari, e già molti osservatori si stanno domandando se queste disposizioni avranno l’effetto concreto di abolirli quasi totalmente. Quella che sembra un’affermazione forte, potrebbe infatti essere un’ipotesi piuttosto concreta.

Tra i commi che si occupano di tirocini (dal 720 al 726), c’è un passaggio che sembra proprio suggerire quanto appena accennato. In verità, il comma 720 non dice nulla di nuovo: “il tirocinio è un percorso formativo di alternanza tra studio e lavoro, finalizzato all’orientamento e alla formazione professionale, anche per migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”. Allo stesso comma si precisa che: “qualora sia funzionale al conseguimento di un titolo di studio formalmente riconosciuto, il tirocinio si definisce curriculare”. Anche questi sono concetti ben noti in materia di stage e tirocini.

Ma è il comma successivo a rappresentare una svolta rispetto all’assetto finora valevole in tema di tirocini extracurriculari. Non nella prima parte, in cui è semplicemente indicata l’introduzione di nuove linee guida per modificare le norme regionali, per quanto attiene ai tirocini diversi da quelli curriculari, ma in ciò che segue nel testo del citato comma. Infatti, al comma 721 si trova scritto altresì che occorrerà tenere conto di ’criteri’ sulla base dei quali dovranno fondarsi le decisioni della Conferenza Stato Regioni. Proprio il primo criterio in qualche modo sorprende, poiché consiste in una “revisione della disciplina, secondo criteri che ne circoscrivano l’applicazione in favore di soggetti con difficoltà di inclusione sociale”.

Proprio queste ultime parole hanno lasciato interdetti: in concreto, cosa si intende esattamente nella legge di Bilancio 2022 per “soggetti con difficoltà di inclusione sociale”? Vero è che su alcune categorie si può essere ragionevolmente sicuri della loro appartenenza a questa lista di soggetti: tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti, alcolisti ed ex alcolisti, soggetti in trattamento psichiatrico, condannati ammessi a misure alternative di detenzione, ex detenuti, rifugiati ecc.

Ma il punto è che se da ora in poi, i tirocini extracurriculari si intendessero rivolti soltanto ai soggetti appena citati, si potrebbe di certo parlare di quasi addio a questi periodi di formazione gratuita o semi-gratuita. Infatti, all’incirca si potrebbe sostenere che più del 90% dei tirocini extracurricolari non si svolgerebbe più, per l’assenza del presupposto dell’appartenenza alla lista di soggetti con difficoltà di inclusione sociale.

Tirocini gratuiti addio nel 2022? Ipotesi disoccupati tra i soggetti in difficoltà di inclusione sociale

Tuttavia, nell’insieme di coloro che si trovano in difficoltà di inclusione sociale, potrebbe trovare spazio la categoria, certamente consistente, dei disoccupati. E ciò anche nella mera accezione ristretta dei disoccupati “di lunga durata”, vale a dire persone adulte che cercano e non trovano lavoro da oltre 12 mesi, e persone giovani (under 25) nella stessa situazione da oltre 6 mesi (come indicato da Anpal). Includendo dunque anche i disoccupati, il comma 721 acquisterebbe un senso logico più chiaro.

D’altronde, in base agli ultimi dati Istat, nel nostro paese vi sono circa 2 milioni e 300mila disoccupati. E di essi, poco meno di 1 milione e 200mila sono i cd. disoccupati di lunga durata. Ecco perché, se si considerassero anche i disoccupati tra i soggetti con difficoltà di inclusione sociale, non si potrebbe di certo parlare di addio o cancellazione dei tirocini extracurriculari nel 2022.

Inoltre, considerando i dati Istat, spicca altresì il fatto per cui sussiste una cifra vicina al milione di disoccupati senza alcuna esperienza di lavoro, di cui ben 405mila alla infruttuosa ricerca di un’attività da oltre 12 mesi. Ecco perché, almeno per essi, il percorso dei tirocini extracurriculari - pur scarsamente o per nulla pagati - continua a rappresentare comunque una chance di inserimento nel mondo del lavoro.

In particolare, sempre in base a quanto indicato dall’Istat nei dati più aggiornati, nel nostro paese i giovanissimi nella fascia 15-24 anni in condizione di disoccupazione sono 411mila, di cui 176mila da più di un anno. Soprattutto per essi lo strumento del tirocinio extracurriculare avrebbe ragion d’essere, in considerazione del fatto che si tratta molto spesso di persone con un un ristretto campo di competenze e di esperienze di lavoro.

Ricapitolando, alla luce del comma 721 citato, gli scenari possibili in tema di tirocini extracurriculari sono dunque due:

  • se tra i “soggetti con difficoltà di inclusione sociale” si ricomprendessero anche i disoccupati – anche soltanto quelli “di lunga durata” – il numero dei tirocini extracurricolari diminuirebbe, ma non in modo molto marcato. Non si tratterebbe insomma di una vera e propria abolizione dello strumento.
  • invece, laddove i disoccupati fossero esclusi dalla suddetta lista, saremmo di fronte ad un quasi addio ai tirocini extracurriculari gratuiti. Ciò in quanto il loro numero calerebbe a poche migliaia ogni anno.

Tirocini gratuiti addio nel 2022? Il ruolo delle Regioni

Onde chiarire la situazione, a seguito del varo della legge di Bilancio e in particolare del comma 721, sarà determinante il contributo delle Regioni, come precisato da alcune fonti ministeriali. Infatti, quanto previsto dalle norme dello Stato ci indica che occorre comunque rispettare la competenza esclusiva delle Regioni in tema di formazione e dunque di tirocini extracurricolari. In altre parole, saranno le Regioni - con tutta probabilità in sede di Conferenza Stato-Regioni - a indicare in concreto quali sono i ’soggetti con difficoltà di inclusione sociale’.

Sotto differente punto di vista, accenniamo altresì al fatto che il comma 721 citato è molto interessante anche nella parte in cui indica la scelta di “vincolare l’attivazione di nuovi tirocini all’assunzione di una quota minima di tirocinanti al termine del periodo di tirocinio”. In altre parole, ciò vorrebbe finalmente dire stop ai tirocini fini a se stessi, sottopagati e mirati a sfruttare giovani e meno giovani; e spazio alle aziende che davvero intendono assumere. Tuttavia, ci sarà anche da chiarire come questa previsione potrà applicarsi alle PA, che - per espressa disposizione di legge - non possono assumere lavoratori senza concorso pubblico.

Infine, non possiamo non menzionare quanto previsto al comma 724 dell’art. 1 della legge di Bilancio 2022. Esso infatti dispone la possibilità di estendere anche ai tirocini curricolari l’obbligo della Comunicazione Obbligatoria, al fine di renderli tracciabili e così monitorabili. “I tirocini sono soggetti a comunicazione obbligatoria da parte del soggetto ospitante”, le parole usate. Ovviamente nel testo si intende la generalità dei tirocini, senza distinguere tra curriculari ed extracurriculari.

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