Dopo l’assalto al Congresso, Donald Trump potrebbe essere rimosso dall’incarico di presidente USA prima del 20 gennaio, con il vicepresidente Pence pronto a prendere il suo posto attivando il 25esimo emendamento.
I momenti di caos che si sono verificati nelle ultime ore negli Stati Uniti, con l’invasione del Congresso da parte di alcuni sostenitori armati di Trump, potrebbero costare caro al presidente americano.
Sono in molti a ipotizzare infatti che The Donald rischia di venire rimosso dalla carica prima del 20 gennaio, giorno in cui scadrà automaticamente il suo mandato, attraverso l’attivazione del 25esimo emendamento della Costituzione.
Il meccanismo, approvato nel 1967 dopo l’assassinio a Dallas di John F. Kennedy, regola la possibilità del passaggio di poteri tra il presidente e il suo vice in caso di morte, dimissioni e rimozione dall’incarico, poiché non più in grado di fornire le garanzie di tutela dell’ordinamento democratico.
Si tratterebbe di una scelta senza precedenti, come gli altri eventi che stanno caratterizzando le elezioni presidenziali del 2020, con l’obiettivo di impedire nuove tensioni causate dalle incitazioni dello stesso Donald Trump, condannate sia da esponenti democratici che repubblicani.
leggi anche
USA, cosa succede? Assalto dei pro-Trump: 4 morti, Biden proclamato presidente. Aggiornamento in DIRETTA
Trump adesso rischia la rimozione
Finora il 25esimo emendamento è stato utilizzato solo in pochissimi casi. L’ultimo è stato George W. Bush, il quale lo utilizzò per trasferire volontariamente i poteri al suo vice Dick Cheney nel 2002 e nel 2007 mentre si trovava sotto anestesia totale per un intervento chirurgico.
In questo caso, però, il meccanismo sarebbe attivato dal Congresso senza il consenso del presidente USA, con un ruolo attivo da parte del vicepresidente Pence che dovrebbe dichiarare il comandante in Capo incapace di servire il Paese.
Sono diversi i parlamentari americani, democratici ma anche repubblicani, che stanno facendo un appello a Pence per prendere questa iniziativa e rimuovere Trump dalla presidenza.
L’accusa è di aver dimostrato di non essere sano a livello mentale e non voler accettare i risultati delle elezioni dello scorso novembre, con la conseguenza di non essere più in grado di proteggere la democrazia americana.
Repubblicani e democratici pronti a attivare il 25esimo emendamento
Intanto si registra un duro scontro nelle ultime ore proprio tra Donald Trump e Mike Pence. Quest’ultimo ha confidato di ritenere ingenerose le critiche del tycoon sul suo rifiuto di opporsi alla ratifica della vittoria di Biden, rivelando ad alcuni senatori del GOP di sentirsi sconvolto dalle accuse ricevute pubblicamente.
La seduta, dopo l’interruzione dei manifestanti che ne ha causato il lockdown, è ripresa e sta continuando i suoi lavori per la definitiva conferma di Joe Biden come 46esimo presidente degli Stati Uniti.
Come riportato da CNN, secondo una fonte affidabile, si stanno già tenendo le discussioni preliminari per l’utilizzo dell’emendamento e nelle prossime ore si attendono ulteriori sensazionali novità.
La decisione clamorosa da parte di Pence e della maggioranza del gabinetto potrebbe portare all’impossibilità anche in futuro a Trump di ricoprire un incarico federale, bloccando quindi una sua eventuale ricandidatura tra 4 anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA