Guerra commerciale: sono pronti i dazi contro il Messico. I motivi dell’ultima decisione di Donald Trump
Donald Trump ha scelto di aprire un nuovo fronte di guerra commerciale con il Messico.
Dopo un anno di lotte con la Cina, il Presidente degli Stati Uniti è tornato a scagliarsi contro il Paese del sud e a minacciare l’introduzione di imponenti dazi del 25%.
Il motivo? Da ricercare in uno degli argomenti che ha sin da subito caratterizzato la politica del tycoon americano, persino prima della sua elezione: l’immigrazione. Per dirla in altre parole, Donald Trump estenderà parzialmente la guerra commerciale al Messico e introdurrà dazi per fermare i migranti desiderosi di entrare negli USA.
Guerra commerciale: USA vs Messico
Donald Trump ha affidato a Twitter il compito di ufficializzare le proprie intenzioni. Qualche settimana fa il Presidente USA ha fatto lo stesso minacciando nuovi dazi contro la Cina e la riapertura di una guerra commerciale quasi vicina al punto di svolta.
Oggi però nelle mire dell’inquilino della Casa Bianca è tornato il Messico. Stando a quanto emerso dal social cinguettante, gli Stati Uniti introdurranno una tariffa iniziale del 5% sui beni di importazione.
I dazi entreranno in vigore il prossimo 10 giugno e non verranno eliminati finché i migranti non smetteranno di valicare il confine in direzione USA. Se il problema non verrà risolto, ha continuato Trump, le tariffe saliranno al 25% il 1° ottobre 2019.
Le conseguenze
La decisione di fermare l’immigrazione dal Messico grazie ad una sorta di guerra commerciale ha colpito tutti come un fulmine a ciel sereno ed è arrivata soltanto cinque giorni dopo la rimozione delle tariffe sull’acciaio (che hanno causato una vera e propria retaliation contro i prodotti agricoli USA).
Certo è che a risentire di questa nuova ondata di dazi saranno anche e soprattutto i produttori di auto americani e le altre società che hanno dislocato i propri centri operativi oltre il confine.
Non appena Trump ha minacciato di aprire un nuovo capitolo della sua guerra commerciale contro il mondo il peso messicano ha iniziato a perdere più del 2% contro il dollaro americano, mentre dal Governo del sud sono arrivate le prime reazioni.
Il Presidente Andres Manuel Lopez Obrador ha confermato che il suo Ministro degli esteri e alcuni altri funzionari si recheranno a Washington nei prossimi giorni per cercare di trovare un compromesso con Trump.
Jesus Seade, sottosegretario per le relazioni estere con il Nord America, ha affermato che il suo Paese non reagirà prima di aver discusso con gli USA ma non ha mancato di far sentire il proprio dispiacere ribadendo che se i dazi contro il Messico verranno confermati la questione diventerà molto seria.
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