Allarme lanciato dagli esperti: entro due anni chi non ha il vaccino contrarrà il Covid. Ma previsioni di questo genere potrebbero essere un azzardo.
Chi non è vaccinato presto potrebbe contrarre il Covid: l’allarme lanciato dagli esperti ha anche un termine ben definito, poiché si parla dei prossimi due anni.
In Italia il 75,64% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale: a questi vanno aggiunti coloro a cui è già stata somministrata la prima dose, ma anche quelli che non sembrano avere intenzione di vaccinarsi. È a quest’ultimi che si rivolge l’ultimo allarme lanciato dai virologi, in particolar modo da due di quelli che sono soliti presenziare i “salotti” in TV: il direttore della clinica delle malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, e il professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova, il virologo Andrea Crisanti.
Questi non lasciano molto scampo a coloro che non risultano essere vaccinati: il contagio potrebbe arrivare presto.
La variante Delta non lascerà scampo ai non vaccinati
Toni molto forti, quasi da minaccia, quelli utilizzati dai due esperti sopracitati, i quali ritengono che senza vaccino non si possa scappare dal contagio così a lungo. Come spiegato da Bassetti, la variante Delta ha raggiunto un indice di contagiosità molto alto, vicino a quello della varicella.
Per questo motivo Bassetti è sicuro che nel caso in cui dovesse restare un’ampia fetta di non vaccinati, e dunque la variante Delta continuerà a circolare, questi prima o poi si infetteranno. E per “prima o poi” si intende entro i prossimi due anni.
Dello stesso parere Andrea Crisanti, il quale ha ribadito lo stesso concetto durante la sua presenza a Piazzapulita, su La7:
Con la variante Delta, che ha un indice di trasmissione superiore a 7, tutte le persone non vaccinate si infettano in 2 anni.
Gli esperti italiani, dunque, sembrano concordare sul fatto che in ogni caso, vaccinati e non, nel giro dei prossimi due anni arriveremo a un’immunità di gregge, dove comunque tutti gli italiani avranno sviluppato gli anticorpi per il Covid.
Ovviamente, spiega Bassetti, ci saranno persone che svilupperanno una forma asintomatica della malattia, ma ci sarà una percentuale che invece la passerà in una forma “impegnativa”, cosa che invece non sarebbe successa in caso di vaccino. In particolare i più esposti restano gli Over 50, i quali sono un numero ancora significativo: 3,4 milioni di persone che rischiano una forma clinicamente rilevante della malattia.
Non si tratta però di un allarme tutto italiano. Ad esempio, in Svizzera Virginie Masserey, responsabile della sezione di controllo delle infezioni presso l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), ha dichiarato che la pandemia resterà endemica e che dunque chi non si vaccina “prima o poi si infetterà”.
Non tutti sono d’accordo: toni troppo esagerati?
Non mancano però coloro che la pensano diversamente. È il caso, ad esempio, di Mauro Minelli: immunologo clinico e allergologo, nonché coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata. Questo ritiene che i toni utilizzati siano esagerati, così come il contenuto dell’allarme:
Dire che tutte le persone non vaccinate si infetteranno entro 2 anni mi pare un’affermazione troppo esagerata.
Le variabili in campo sono troppe: non tutti, infatti, si ammalano neppure quando vi è un contagio in famiglia. Ci sono gruppi familiari dove una sola persona è risultata positiva, dimostrazione che il contagio avviene seguendo regole in parte ancora sconosciute.
Ed è per questo che fare previsioni così precise appare alquanto azzardato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA