USA: Biden prepara nuove sanzioni alla Russia

Pierandrea Ferrari

15 Aprile 2021 - 11:50

Secondo la stampa statunitense, l’amministrazione Biden annuncerà in giornata di oggi nuove sanzioni alla Russia. Una risposta alle interferenze del Cremlino alle ultime elezioni presidenziali e all’attacco hacker a SolarWinds Orion.

USA: Biden prepara nuove sanzioni alla Russia

Joe Biden, secondo la stampa statunitense, sta preparando delle nuove sanzioni per colpire Putin e la Russia. Le misure, stando sempre alle fonti d’oltreoceano, verranno comunicate dall’amministrazione Dem già nella giornata di oggi.

A muovere la Casa Bianca sarebbero due episodi che, di recente, hanno portato la tensione alle stelle sull’asse USA-Russia: le interferenze del Cremlino alle ultime elezioni presidenziali statunitensi e il cyber attacco a SolarWinds Orion.

Biden, nuove sanzioni alla Russia

Il primo è un fatto acclarato, e non nuovo: già nel 2016, infatti, il Cremlino aveva tentato di sabotare l’esito della contesa Trump-Clinton in favore del tycoon, come accertato recentemente da una inchiesta del Senato USA. Una macchina che si è rimessa in moto anche per le ultime presidenziali, con l’intero arsenale propagandistico di Putin messo al servizio, ancora una volta, di Trump. Ma senza successo, stavolta.

Il secondo, invece, fa riferimento alle incursioni di alcuni hacker russi in una piattaforma di gestione software texana, usata in tutto il mondo, SolarWinds Orion. In breve, un sofisticato attacco alla supply chain che secondo l’intelligence USA ha compromesso i dipartimenti del Commercio, del Tesoro e dell’Energia, e i cui autori sarebbero nelle fila paramilitari cibernetiche legate ai servizi segreti della Russia.

La contromossa degli Stati Uniti, ora, punta sulle sanzioni. Nel dettaglio, secondo i media USA, Biden sarebbe pronto ad espellere con un ordine esecutivo diversi diplomatici russi, a colpire delle entità legate a Mosca e a limitare, per alcune istituzioni statunitensi, la possibilità di comprare debito pubblico russo, di fatto la misura più temuta dal Cremlino.

Il precedente del caso Navalny

Ma le sanzioni alla Russia non sono un caso isolato. Già lo scorso marzo, in accordo con i partner UE, gli Stati Uniti avevano deciso infatti di implementare alcune misure contro sette funzionari russi accusati di essere coinvolti nel caso Navalny, il dissidente politico prima avvelenato e poi incarcerato su ordine dei vertici del Cremlino. “Un segnale chiaro” inviato alla Russia, aveva commentato all’epoca dei fatti un funzionario statunitense coperto dall’anonimato.

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