USA e l’ossessione Cina: nuovo ban contro Pechino, Biden alle strette?

Violetta Silvestri

03/12/2020

Gli USA di Trump annunciano un ulteriore ban contro Pechino. La Cina è la vera ossessione degli Stati Uniti. E di Biden, messo alle strette: quale strategia in Asia?

USA e l’ossessione Cina: nuovo ban contro Pechino, Biden alle strette?

USA: scatta un nuovo - ed ennesimo - ban contro la Cina nello scenario di una guerra commerciale senza fine.

L’amministrazione Trump ha ampliato la pressione economica sulla regione occidentale cinese dello Xinjiang, vietando le importazioni di cotone da una potente organizzazione semi-militare che si dice utilizzi il lavoro forzato di musulmani uiguri detenuti.

Una mossa che non sorprende, considerando la linea politica aggressiva finora portata avanti di Washington contro Pechino. La decisione, comunque, è anche un monito a Biden: la tensione con il dragone non si spegnerà facilmente.

La Cina - e tutta l’Asia - rischiano di diventare un’ossessione per il nuovo presidente.

USA contro il cotone cinese: cosa significa il nuovo ban?

L’agenzia statunitense per la protezione delle dogane e delle frontiere ha dichiarato mercoledì che vieterà l’importazione di cotone e dei beni derivati provenienti dallo Xinjiang Production and Construction Corps (XPCC), uno dei maggiori produttori cinesi.

La mossa, che potrebbe avere un effetto radicale sulle aziende coinvolte nella vendita di tessuti e abbigliamento negli Stati Uniti, è tra le tante su cui l’amministrazione Trump ha lavorato nelle sue ultime settimane.

L’obiettivo è rafforzare la posizione degli Stati Uniti contro la Cina, rendendo più difficile per il presidente Joe Biden allentare le tensioni con Pechino.

Mettere al bando XPCC, significa colpire un motore cruciale del settore cinese, che ha prodotto il 30% del cotone nazionale nel 2015.

Il segretario del Dipartimento per la sicurezza interna Kenneth Cuccinelli, che sovrintende all’agenzia di frontiera, ha definito “Made in China” un’etichetta da tenere sotto controllo e, soprattutto, a rischio.

“I prodotti di cotone a buon mercato che potresti acquistare per la famiglia e gli amici potrebbero essere stati fatti da schiavi in ​​alcune delle più gravi violazioni dei diritti umani esistenti oggi nel mondo moderno”: questa la giustificazione USA.

Quale impatto per l’economia? L’azione di mercoledì costringerà le aziende di abbigliamento e altre società che spediscono prodotti di cotone negli Stati Uniti ad eliminare la fibra di cotone prodotta da XPCC da molte fasi delle loro catene di approvvigionamento.

Di fatto, l’effetto potrebbe essere negativo per gli stessi USA, con aumenti nei costi di produzione soprattutto per le aziende medio-piccole.

Biden alle strette: l’Asia e la Cina sono un problema

Per alcuni osservatori la mossa di Trump non vuole far altro che rendere ancora più pressante la politica USA contro la Cina. La domanda, dunque, è: cosa farà davvero Biden?

Una immediata distensione con Pechino non ci sarà, ma è evidente che l’Asia e i rapporti commerciali con il dragone stanno diventando una priorità.

Secondo alcuni analisti, negoziare un nuovo e migliore accordo commerciale con i Paesi dell’Asia-Pacifico aiuterebbe gli Stati Uniti a riaffermare la propria leadership nella regione, contrastando al contempo il crescente dominio della Cina.

Non a caso, Biden starebbe cercando un nuovo e incisivo responsabile per i rapporti con la regione, ormai cruciale nella strategia di potenza USA.

Trovare un equilibrio tra la durezza contro la Cina su alcune questioni, come diritti umani e concorrenza, e apertura per evitare danni sarà una missione non facile.

Come di recente dichiarato da Biden: “Gli Stati Uniti devono essere severi con la Cina, ma il modo più efficace per affrontare questa sfida è costruire unità con gli alleati e i partner”.

Intanto, un nuovo ban contro il cotone di Pechino ha stretto le possibilità di dialogo.

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