Il dossier MPS si riapre a sorpresa, con l’apertura ufficiale di Unicredit a colloqui per l’acquisizione. Orcel ha, quindi, ceduto alle pressioni del Mef con importanti indicazioni. Le novità.
Nel risiko bancario spicca di nuovo il dossier Unicredit-MPS.
Una nota ufficiale dell’istituto milanese, infatti, ha rotto gli indugi e annunciato l’avvio di colloqui con il Mef per l’operazione più attesa nel panorama bancario italiano: la privatizzazionedi Monte dei Paschi di Siena.
Unicredit ha rilanciato la possibilità di acquisizione, subordinandola a richieste ben precise.
Lo sblocco del dossier MPS è fortemente atteso. Il Mef ha da tempo individuato la banca milanese come miglior acquirente dell’istituto senese, che necessita di altri 2,5 miliardi di euro di capitale dopo il salvataggio del 2017 costato 5,4 miliardi di euro.
Quali novità dalla nota ufficiale Unicredit su MPS?
Unicredit compra MPS? Le novità ufficiali
Il comunicato ufficiale dell’istituto milanese del 29 luglio ha messo in chiaro il passo in avanti nel dossier MPS:
“UniCredit S.p.A. («UniCredit») e il Ministero dell’Economia e delle Finanze della Repubblica Italiana (il «MEF»), nella sua qualità di azionista di maggioranza di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. («MPS»), hanno approvato i presupposti per una potenziale operazione avente ad oggetto le attività commerciali di MPS, attraverso la definizione di un perimetro selezionato e di adeguate misure di mitigazione del rischio. A tal fine, avvieranno interlocuzioni in esclusiva per verificare la fattibilità dell’operazione.”
C’è dunque una svolta nell’operazione più chiacchierata e attesa nel risiko bancario. Se, infatti, finora Orcel aveva mostrato un certo gelo dinanzi al pressing del Tesoro, ora la sua approvazione per una eventuale acquisizione è ufficiale.
Nella nota si legge che il gruppo milanese potrebbe beneficiare dell’operazione, nei piani di crescita organica e nell’ottenimento di “ritorni sostenibili superiori al costo del capitale”.
La valutazione si basa sulle potenzialità MPS in grado di fornire circa 3,9 milioni di clienti, 80 miliardi di euro di crediti alla clientela, 87 miliardi di euro di depositi della clientela, 62 miliardi di euro di masse in gestione 42 miliardi di euro di masse in amministrazione.
Inoltre, l’acquisizione potrebbe rafforzare la posizione di Unicredit soprattutto nel Centro Nord, dove MPS concentra i suoi sportelli.
Le richieste di Orcel su MPS
Come già trapelato da indiscrezioni nelle scorse settimane, l’interessamento - ora ufficiale - di Orcel per l’operazione non è affatto privo di condizioni.
Anzi, le garanzie richieste sono elencate proprio nel comunicato. La fattibilità dell’operazione a livello patrimoniale ed economico è subordinata a importanti valutazioni, quali:
-* la neutralità della stessa rispetto alla posizione di capitale del Gruppo su base pro forma;
- l’esclusione di contenziosi straordinari non attinenti all’attività di ordinaria gestione bancaria e di tutti i relativi rischi legali, attuali o potenziali;
- l’esclusione dei crediti deteriorati e l’adeguata copertura di eventuali ulteriori rischi di credito che siano identificati anche a seguito della due diligence attraverso modalità da definire
D’altronde, i rischi legali legati a decenni di cattiva gestione, scarsa qualità del prestito e un franchising commerciale indebolito hanno reso MPS una vendita difficile, costringendo il Tesoro a lavorare sodo per allineare incentivi sufficienti per un acquirente.
Unicredit-MPS: cosa succede adesso?
Quali saranno le prossime tappe sul cammino della potenziale privatizzazione MPS?
L’d Orcel, parlando in conferenza ha sottolineato:
“Questo è solo l’inizio di una due diligence ... non abbiamo negoziato la transazione ... tutto ciò che abbiamo sono alcune linee guida in modo da avere un allineamento tra le due parti su ciò che stiamo cercando di ottenere.”
L’amministratore delegato ha più volte ribadito di essere concentrato su una revisione interna della banca. La potenziale operazione di M&A, ha chiarito di nuovo in conference, non è un obiettivo ma può essere un acceleratore per i piani dell’istituto.
I colloqui dureranno alcune settimane e una decisione potrebbe emergere a settembre. Il dossier Unicredit-MPS entra nella sua fase più calda e, forse, risolutiva.
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