L’Uzbekistan ha lanciato il suo primo impianto per gas liquefatto, un progetto dal valore di 3,6 miliardi di dollari, per riscrivere le politiche energetiche.
Uno dei Paesi più interessanti in tema di diversificazione energetica è l’Uzbekistan. La Repubblica centro asiatica ha lanciato il suo primo super impianto per gas liquefatto, un progetto dal valore di 3,6 miliardi di dollari per riscrivere le politiche energetiche nazionali e dell’intero centro Asia. Con l’avvio dell’impianto, le istituzioni nazionali vogliono ridurre la dipendenza energetica dalle importazioni estere e utilizzare la cooperazione internazionale e gli investimenti pubblici per sviluppare impianti innovativi ed efficienti sul territorio nazionale.
L’impianto di gas liquefatto, chiamato UzGTL, ubicato nella provincia sudorientale di Qashqadaryo, produrrà circa 1.5 milioni di tonnellate all’anno di combustibili liquidi e sintetici. «Ci avviamo allo sviluppo di un importante produzione di cherosene, diesel, gas liquefatto e nafta prodotta da gas naturale», ha dichiarato il direttore della produzione del nuovo impianto Kidirbay Kaypnazarov. Nuove dinamiche energetiche confermate dall’azione geopolitica e dalle iniziative istituzionali del presidente uzbeko,
Il nuovo impianto tratterà gas liquefatto per un valore di 500 milioni di dollari producendo 1,5 miliardi di dollari nel corso del primo trimestre dell’anno 2022. Il nuovo impianto raggiungerà la piena capacità produttiva entro la fine del nuovo anno e grazie alla capacità tecnologica adoperata si potrà aumentare la produzione di cherosene e diesel regolando la funzione della struttura in base alle richieste energetiche nazionali e internazionali e controllando i prezzi del mercato energetico.
Il nuovo impianto UzGTL si avvale della collaborazione della società sudafricana Sasol, già coinvolta nella costruzione del primo impianto di gas liquefatto in Qatar, risultando un partner energetico importantissimo per l’Uzbekistan che, contemporaneamente, continua a sviluppare sinergie commerciali anche con il colosso energetico statunitense Chevron.
© RIPRODUZIONE RISERVATA