Quali sono le regole per andare in Grecia? Ecco tutto quello che c’è da sapere prima di partire per le ferie su green pass, tampone, quarantena e cosa fare in caso di positività al Covid.
Quali sono le regole per i turisti italiani che vogliono andare in Grecia? Moltissimi italiani hanno già prenotato le proprie ferie, mentre altrettanti stanno ancora cercando di divincolarsi tra le norme imposte a livello locale dai vari Stati.
Sebbene dal 1° luglio sia entrato ufficialmente in vigore il green pass europeo con cui sono consentiti gli spostamenti dei cittadini all’interno dell’Unione europea e nei Paesi Shengen, il rebus delle norme a cui si è sottoposti per viaggiare si complica per effetto delle varie misure restrittive adottate dai governi. Vediamo dunque quali sono le regole per andare in Grecia in totale tranquillità, senza il rischio di incorrere in multe.
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Viaggiare in Grecia: le regole
Per andare in Grecia basta il green pass italiano o bisogna fare anche il tampone? È sufficiente una sola dose di vaccino o bisogna completare il ciclo? Vediamo quali sono tutte le regole e i requisiti da rispettare per andare in vacanza in Grecia.
Al momento tutti i cittadini dell’Ue possono andare in Grecia, ma prima di approdare nel Paese, almeno il giorno prima dell’arrivo, hanno l’obbligo di compilare un il PLF (Passengers Locator Form), un modulo scaricabile dal sito ufficiale del governo greco. Nel caso in cui i turisti non abbiano compilato questo modulo rischiano una multa di € 500.
Oltre a questo documento, i viaggiatori dovranno essere in possesso anche di almeno uno dei seguenti attestati, da esibire agli enti preposti:
- Certificato di vaccinazione che attesta il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni;
- Test PCR negativo effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Grecia;
- Test rapido antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Grecia;
- Un certificato di guarigione rilasciato a seguito di un test di laboratorio PCR o mediante test rapido antigenico. La normativa greca richiede che il certificato di guarigione venga rilasciato 30 giorni dopo il primo test positivo, con validità fino a 180 giorni dopo di esso.
- Certificato digitale Covid-19. In questo caso sarà accettato solamente il green pass rilasciato 14 giorni dopo il completamente del ciclo vaccinale.
Tutti i documenti potranno essere anche in italiano o in inglese e sono obbligatori per tutte le persone di età superiore ai 12 anni. Al momento non è prevista la quarantena per i viaggiatori provenienti dall’Europa, tuttavia le autorità hanno la facoltà di sottoporre a campione un test rapido ai viaggiatori in arrivo. In caso di positività è previsto un periodo di isolamento obbligatorio di 10 giorni presso i Covid Hotel.
Cosa succede in caso di positività al tampone?
Ogni spostamento in questo periodo comporta un rischio sanitario, proprio per questo motivo, prima di partire è necessario mettere in conto la possibilità di ammalarsi di Covid-19, ma cosa bisogna fare in questo caso?
Sul sito dell’Ambasciata italiana ad Atene vengono riportate tutte le regole a cui si è sottoposti nel caso in cui dovessimo risultare positivi al tampone in Grecia. In questo caso non sarà possibile fare rientro in Italia, ma si dovrà rispettare un periodo di quarantena. Oltre alla persona positiva dovranno rispettare l’isolamento anche i suoi contatti, anche se vaccinati.
Le autorità greche hanno stabilito che le persone positive al Covid-19 dovranno rispettare un periodo di quarantena di 10 giorni che possono essere ridotti a 7 nel caso in cui si sia completato il ciclo vaccinale. I contatti invece dovranno stare isolati per 14 giorni.
Le persone positive saranno trasferite all’interno dei Covid Hotel, “dove il pernottamento avviene a spese del Governo greco”. Nel caso in cui queste strutture dovessero essere al completo, i turisti infetti dovranno continuare l’isolamento nell’hotel in cui risiedevano a proprie spese.
La situazione Covid e le restrizioni in Grecia
La Grecia ha deciso di prepararsi all’arrivo dei turisti con largo anticipo, dando il via ad un’imponente campagna di vaccinazione con l’obiettivo di immunizzare quasi il 100% dei residenti delle isole in modo da poter garantire l’avvio della stagione turistica in completa sicurezza. La priorità è stata data alle isole che attirano un maggior numero di turisti, tra queste Rodi, Corfù, Zante, Cefalonia, Santorini e Mykonos.
Per contenere la diffusione del virus in Grecia continuano ad essere in vigore alcune regole, ad esempio i ristoranti possono effettuare il servizio al tavolo soltanto all’aperto. Anche i musei e i siti archeologici sono accessibili al pubblico, ma con l’obbligo di mantenere il distanziamento di sicurezza. Infine, L’uso dell’auto è consentito a 3 passeggeri più un conducente.
Le autorità greche potrebbero introdurre anche ulteriori restrizioni nel caso in cui si dovessero registrare delle impennati di contagi, come accaduto a Mykonos. Nella nota meta turistica a partire dal 26 luglio tornerà il coprifuoco dall’una alle 6 di mattina. Le autorità hanno inoltre disposto il divieto di diffondere musica per ristoranti, bar e discoteche.
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