La Commissione Europea avrebbe deciso di puntare tutto sui vaccini a mRNA di Pfizer e Moderna.
La Commissione Europea avrebbe deciso di non rinnovare i contratti per vaccini anti-Covid con AstraZeneca e Johnson & Johnson. Il primo scadrà quest’anno, il secondo l’anno prossimo. Era questa l’indiscrezione trapelata giorni fa da fonti del Ministero della Salute, parzialmente confermata domenica dal capo della task force Ue sui vaccini, Thierry Breton.
Ue potrebbe non rinnovare contratti con AstraZeneca e J&J
Il Commissario Ue al mercato interno, infatti, ha parlato per la prima volta del fatto che il contratto con la prima delle due aziende potrebbe non essere rinnovato quando scadrà, il prossimo 30 giugno.
“Siamo pragmatici. La mia priorità in quanto responsabile dei vaccini è che le consegne avvengano esattamente nei tempi che sono stati previsti”, ha detto oggi Breton su AstraZeneca ai microfoni di Bfm.
La ragione ufficiale della possibile decisione, dunque, sarebbero i continui ritardi e tagli delle forniture di dosi di vaccino anti-coronavirus.
“Niente è ancora definitivo. Continueremo a discutere”, ha aggiunto Breton, precisando che “ non è per una ragione epidemiologica o medica . Quando guardiamo ai dati i benefici del vaccino AstraZeneca sono più importanti rispetto alla malattia”.
Questo non spiegherebbe la notizia (ricordiamo: ancora non confermata) che vedrebbe un mancato rinnovo anche per il vaccino Janssen, prodotto da Johnson & Johnson. L’azienda americana, ha da poco ricevuto l’ok dell’EMA e le poche dosi già disponibili sono arrivate puntuali.
Ue punta su vaccini a mRNA
Voci più o meno ufficiali vorrebbero invece un deciso cambio di strategia a Bruxelles, con un uso quasi esclusivo dei vaccini a mRNA. Il motivo non sarebbero tanto le rare reazioni avverse anche gravi (che hanno comunque rallentato parecchio la campagna vaccinale per via delle numerose sospensioni) dei vaccini basati su vettore virale, quanto piuttosto la maggiore efficacia, soprattutto contro le varianti del coronavirus.
Annunciando le trattative fra Bruxelles e Pfizer/BioNTech per un nuovo contratto da 1,8 miliardi di dosi, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha detto mercoledì scorso: “Dobbiamo concentrarci su tecnologie che si sono rivelate efficaci. Sui vaccini a mRNA non ci sono dubbi”.
Vaccini Ue, autorizzazione Sputnik fra settimane o mesi
Breton ha parlato anche del vaccino sviluppato in Russia, lo Sputnik V. “Ho molto rispetto per gli scienziati russi ma non è questa la questione”. Il problema, ha spiegato il Commissario Ue, è che la richiesta è stata fatta soltanto qualche giorno fa, e la decisione prenderà alcune settimane e forse qualche mese.
“Non ho alcun dubbio sul fatto che alla fine del processo possa arrivare l’autorizzazione”, ha concluso Breton.
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