Vaccino AstraZeneca da oggi in Italia: a chi vanno le dosi

Fiammetta Rubini

6 Febbraio 2021 - 07:00

Da sabato 6 febbraio in Italia le prime 249.600 dosi di vaccino AstraZeneca. La somministrazione partirà la prossima settimana. Ecco come funziona il vaccino e chi lo riceverà.

Vaccino AstraZeneca da oggi in Italia: a chi vanno le dosi

L’Italia si prepara a ricevere il vaccino AstraZeneca: il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri ha annunciato che sabato 6 febbraio quasi 250.000 dosi di vaccino AstraZeneca arrivano nel nostro Paese, verranno stoccate nell’hub di Pratica di Mare e distribuite nei centri di somministrazione delle varie regioni. Dal 9 febbraio si partirà con la nuova fase della campagna vaccinale.

L’obiettivo è raggiungere le 14,7 milioni di dosi di vaccini anti-Covid in Italia entro la fine di aprile, e vaccinare così 7 milioni di italiani.

Ecco come funziona il vaccino AstraZeneca-Oxford e a chi andranno le dosi.

Vaccino AstraZeneca in Italia: a chi vanno le dosi

Il vaccino anti-Covid sviluppato da AstraZeneca verrà somministrato alle persone dai 18 ai 55 anni. Dal 9 febbraio si parte con gli insegnanti e personale ATA, forze dell’ordine, forze armate, lavoratori dei servizi essenziali, personale carcerario, polizia penitenziaria, detenuti e persone che vivono o lavorano in comunità.

L’uso di questo vaccino ha lo scopo principale di ridurre il contagio, mentre con gli altri due vaccini (Pfizer e Moderna) si punta a ridurre la letalità.

Come funziona

Anche il vaccino AstraZeneca viene iniettato in due dosi, a distanza di 4-12 settimane l’una dall’altra. Come funziona? Diversamente dai vaccini Pfizer e Moderna, il vaccino AstraZeneca non è un vaccino genetico a Rna ma un prodotto-scudo che prepara il corpo a difendersi dal Covid-19.

È composto da un altro virus (adenovirus) modificato per contenere il gene per la produzione della proteina spike SARS-CoV-2, quella proteina presente sulla superficie del virus che gli consente di entrare nelle cellule del corpo. L’adenovirus non può riprodursi e non causa l’infezione.

Bene, una volta somministrato, il vaccino AstraZeneca trasporta il gene SARS-Cov-2 nelle cellule, le quali lo useranno per produrre la proteina spike. Il sistema immunitario della persona vaccinata riconoscerà questa proteina come estranea e attiverà le cellule T (globuli bianchi) per attaccarla. 
Se in futuro questa persona entrerà in contatto con il virus del Covid-19 il suo organismo sarà pronto a difendersi.

Attualmente il vaccino AstraZeneca, come gli altri due, non è raccomandato nei bambini in quanto non sono stati condotti studi clinici su questa fascia d’età.

Quanto agli effetti collaterali, potrebbero presentarsi in maniera lieve o moderata entro pochi giorni dalla vaccinazione. I più comuni sono indolenzimento della zona del braccio su cui si effettua l’iniezione, mal di testa, stanchezza, dolore muscolare o articolare, brividi, febbre e nausea.

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