Il vaccino di Johnson & Johnson è meglio di Pfizer e AstraZeneca? Molte persone ritengono che questo candidato sia migliore degli altri, oltre che più sicuro ed efficace. Ma vediamo quali sono le loro caratteristiche.
Il vaccino di Johnson & Johnson è migliore rispetto a quello di AstraZeneca o di Pfizer? In molti ritengono che il candidato monodose sia migliore, più sicuro e più efficace di AstraZeneca, ma è davvero così?
Al momento il nostro Paese ha approvato 4 vaccini e tutti si sono rivelati essere efficaci contro il coronavirus seppur con percentuali diverse. Ma vediamo quali sono le caratteristiche dei vaccini che vengono somministrati al momento e se il candidato di Johnson e Johnson è migliore degli altri.
Vaccino Johnson & Johnson è meglio di Pfizer e AstraZeneca?
Stabilire con assoluta certezza quale sia il vaccino migliore tra Pfizer, AstraZeneca e Johnson & Johnson è praticamente impossibile. I tre candidati infatti presentano delle diverse caratteristiche che li rendono difficilmente equiparabili tra di loro, in ogni caso tutti e tre sono in grado di generare una risposta immunitaria nell’organismo, garantendo l’immunità dal Sars-CoV-2. Vediamo dunque quali sono le differenze tra i tre.
Efficacia e sicurezza
Uno dei principali dati che possiamo prendere in considerazione per valutare se il vaccino di Johnson & Johnson sia migliore rispetto a quello di Pfizer e AstraZeneca è quello sull’efficacia, dal momento che tutti e tre sono stati considerati sicuri per l’uso umano.
Tenendo in considerazione solamente questo fattore il vaccino migliore sarebbe quello di Pfizer poiché gli studi hanno evidenziato un’efficacia del 95% mentre AstraZeneca scende al 76% a seguito della revisione di uno studio clinico americano, mentre il vaccino di Johnson & Johnson è risultato efficace al 66,9% in uno studio clinico su vasta scala in corso.
Come funziona e chi deve farlo
Uno dei principali aspetti del vaccino di Johnson % Johnson è il fatto che sia monodose. La somministrazione dei vaccini di Pfizer e AstraZeneca, infatti, richiede una doppia iniezione, mentre quello di Johnson & Johnson necessita di un’unica somministrazione per essere efficace. Questo ha permesso di accelerare la vaccinazione immunizzando molte più persone con un numero minore di dosi.
Il vaccino J&J può essere somministrato a tutte le persone di età superiore ai 18 anni, ma dopo il parere dell’Ema e dell’Aifa, nel nostro Paese è stato raccomandato per uso preferenziale nelle persone dai 60 anni in su, proprio come per quello di AstraZeneca.
Anche per la conservazione ci sono notevoli differenze. Il vaccino di Pfizer infatti prevede di essere conservato a temperature molto basse, rendendo difficoltoso anche il trasporto e lo smistamento. Il vaccino di AstraZeneca e di Johnson & Johnson invece possono essere conservati a temperature di frigorifero.
Effetti collaterali
Tutti i vaccini approvati fino ad ora in Italia sono risultati essere sicuri. Per quanto riguarda gli effetti collaterali tutti i vaccini causano grossomodo le stesse reazioni, generalmente di breve durata. Nello specifico si tratta di dolore nel sito di iniezione, o sistemiche, come mal di testa, stanchezza, dolori muscolari e nausea oltre che un’alterazione della temperatura corporea.
Al momento non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino un maggiore rischio di effetti collaterali con il vaccino monodose Johnson rispetto agli altri attualmente in commercio. Come per AstraZeneca, anche in seguito alla somministrazione del vaccino J&J è stata rilevata la formazione di coaguli di sangue in siti insoliti in associazione a bassi livelli di piastrine nel sangue. Tuttavia si tratta di un effetto estremamente raro riscontrato in circa una persona ogni 10.000.
© RIPRODUZIONE RISERVATA