Cresce l’attesa per l’arrivo delle dosi del vaccino di Moderna in Italia che ha ottenuto da poco l’approvazione dell’Aifa e affiancherà il candidato di Pfizer già in somministrazione.
Attese in Italia 1,3 milioni di dosi del vaccino prodotto da Moderna, che ha da poco ottenuto il via libera dall’Agenzia Europea del Farmaco e dall’Aifa. Il nuovo medicinale andrà ad affiancare quello di Pfizer, già in somministrazione nel nostro Paese.
Ad annunciare l’arrivo delle prime dosi, previsto per la prossima settimana, è stato proprio Domenico Arcuri, il commissario chiamato a gestire l’emergenza sanitaria, poco dopo l’annuncio dell’Amministratore Delegato di Moderna, secondo il quale questo vaccino potrebbe essere in grado di proteggere fino a due anni, precisando però che sono necessari altri dati per effettuare una valutazione definitiva e precisa sulla durata dell’immunità.
Vaccino Moderna, in arrivo 1,3 milioni di dosi
Il vaccino di Moderna è stato dichiarato “sicuro ed efficace”, e adesso c’è attesa per l’arrivo delle prime dosi che andranno ad unirsi a quelle di Pfizer. Secondo quanto anticipato, la prossima settimana dovranno arrivare 100.000 dosi, di cui 47.000 tra lunedì e martedì.
La distribuzione del vaccino Moderna entrerà a regime dall’ultima settimana di gennaio quando le dosi saranno consegnate a Pratica di Mare per un totale di 764.000 dosi entro fine febbraio, mentre a marzo dovrebbero arrivarne altre 600.000 circa, per un totale di 1,3 milioni.
Il vaccino di Moderna può essere somministrato a partite dai 18 anni, e nella sperimentazione, che ha coinvolto circa 30.000 volontari, è stata individuata un’efficacia del 94,1%. Come nel caso di Pfizer, viene utilizzata la tecnologia ad mRNA, tuttavia questo vaccino si può conservare a temperature standard di refrigerazione tra 2 e 8 gradi centigradi per 30 giorni.
Vaccino Moderna efficace fino a 2 anni
L’Aifa si dice molto entusiasta del candidato di Moderna, affermando che i dati sono molto convincenti e che è un’altra “arma potentissima ed efficace che sicuramente potrà incidere da subito sulla salute dei soggetti più a rischio”, è quanto hanno commentato il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco ( Aifa), Nicola Magrini, e il presidente, Giorgio Palù.
“Lo scenario da incubo descritto dai media in primavera sul rischio che i vaccini durassero solo un mese è escluso. Il decadimento degli anticorpi generati dal vaccino ha un andamento molto lento e quindi riteniamo che la protezione possa durare un paio d’anni”, ha rassicurato l’AD di Moderna Stéphane Bancel, secondo quanto riportato dal Guardian.
© RIPRODUZIONE RISERVATA