Il secondo vaccino di Pfizer e BioNtech dà meno effetti collaterali rispetto al primo: i test sono ormai in fase avanzata e sulla buona strada per ottenere l’approvazione.
Il colosso farmaceutico Pfizer ha annunciato che il secondo vaccino per il Covid-19 che sta sviluppando con il partner tedesco BioNTech sta mostrando risultati promettenti.
Lo studio è in fase avanzata e non ha dovuto subire interruzioni per problemi di sicurezza, nonostante i lievi effetti collaterali emersi. Un’ottima notizia, considerando i vari ostacoli che la corsa al vaccino sta incontrando. Solo questa settimana Eli Lilly e J&J hanno comunicato di aver dovuto interrompere i test sui rispettivi farmaci a causa della comparsa di effetti collaterali seri.
Se la sperimentazione proseguirà senza intoppi, quello di Pfizer e Biontech potrebbe essere uno dei primi vaccini a ottenere l’approvazione e uscire sul mercato.
Pfizer: secondo vaccino più efficace, meno effetti collaterali
Pfizer ha sviluppato il suo vaccino contro il coronavirus a due dosi con la tedesca BioNtech. Il farmaco utilizza pezzi di materiale genetico virale per indurre l’immunità al virus.
La società ha detto che questo secondo vaccino ha prodotto nei volontari tanti anticorpi quanti ne ha prodotti il primo siero, ma con reazioni avverse nettamente inferiori. I risultati pubblicati sul New England Journal of Medicine hanno mostrato che il primo vaccino aveva maggiori probabilità di causare arrossamento e gonfiore nella zona dell’iniezione, febbre, brividi e affaticamento rispetto al secondo siero, che tra le altre cose si è dimostrato anche meglio tollerato dai partecipanti anziani.
100 milioni di dosi entro il 2020
L’obiettivo resta quello precedentemente annunciato, ossia essere in grado di fornire dati preliminari sull’efficacia del vaccino entro il mese di ottobre se verrà raggiunta la soglia necessaria per la richiesta di approvazione alle autorità competenti. Ciò metterebbe Pfizer e partner sulla buona strada per essere potenzialmente i primi a mostrare l’efficacia di un vaccino anti coronavirus.
Ottenuta l’approvazione o l’autorizzazione normativa, le due aziende prevedono di produrre globalmente fino a 100 milioni di dosi entro la fine del 2020 e potenzialmente 1,3 miliardi di dosi entro la fine del 2021.
Di recente Pfizer ha annunciato che inizierà a testare il suo vaccino sperimentale sui bambini di 12 anni: sarà la prima sperimentazione sul vaccino contro il coronavirus a includere i bambini negli USA.
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