Dalla Russia arriva un gravoso allarme: il vaccino anti coronavirus potrebbe essere molto pericoloso per la popolazione, i test sono ancora troppo superficiali.
La corsa della Russia alla somministrazione sull’uomo di un vaccino contro il coronavirus prima del completamento degli studi clinici mette a rischio le persone. È questa l’accusa lanciata da un’associazione del luogo composta da diverse multinazionali farmaceutiche, l’’ACTO.
Nei piani di Putin c’è la somministrazione del vaccino sviluppato dall’Istituto Gamaleya di Mosca tra la popolazione civile già a partire da questa settimana ma non sono neanche 100 le persone che sono state sottoposte al test. Il risultato è che il vaccino anti-COVID firmato dalla Russia e il relativo uso potrebbe essere gravemente pericoloso, come scrive l’associazione in una lettera inviata oggi al ministro della Salute Mikhail Murashko.
Vaccino coronavirus pericoloso senza test: allarme dalla Russia
«Perché tutte le società seguono le regole, ma quelle russe no? Le regole per condurre gli studi clinici sono scritte con il sangue. Non possono essere violate», ha detto al telefono il direttore esecutivo dell’ACTO (Association of Clinical Trials Organizations), Svetlana Zavidova. «È un vaso di Pandora e non sappiamo cosa succederà alle persone a cui è stato iniettato un vaccino non provato».
Il vaccino contro il coronavirus del Gamaleya, in fase di sviluppo e sostenuto dal Fondo russo per gli investimenti diretti, ha inaugurato la fase 3 dei test la scorsa settimana. Oggi il primo ministro Mikhail Mishustin ha riferito di sperare che il vaccino possa essere presto ufficializzato. Secondo uno dei suoi vice la produzione potrebbe iniziare già il mese prossimo, mentre dal ministero della Salute russo riferiscono che le vaccinazioni di massa potrebbero iniziare entro il mese di ottobre.
La corsa al vaccino anti-COVID non si ferma
Sul tema l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è stata chiara: secondo il suo portavoce Christian Lindmeier, come dichiarato la scorsa settimana a Ginevra ai giornalisti, i vaccini dovrebbero passare attraverso tutte le fasi dei test prima di essere autorizzati.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, decine di persone appartenenti all’élite economica e politica in Russia hanno già avuto accesso al vaccino sperimentale a partire da aprile. Secondo il ministero della Difesa, i volontari militari hanno completato la Fase 2 dei test a luglio, ma i risultati non sono stati divulgati.
Ma la Russia non è l’unica impegnata nella corsa al vaccino anti-coronavirus: ricercatori e aziende farmaceutiche di paesi come Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e Cina come AstraZeneca Plc, Moderna Inc. e Pfizer Inc. hanno iniziato i test in fase avanzata, ma i risultati dei test sull’uomo non saranno pubblicati prima di ottobre.
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